Il futuro bisogna programmarlo adesso

Il direttore sportivo, l'allenatore e cinque giocatori sono in scadenza di contratto. Altri nove calciatori sono in prestito e cinque in comproprietà. In rosa sono undici i giocatori di proprietà. Si prevedono cambi di società per parecchi ds.
07.02.2012 11:34 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Il futuro bisogna programmarlo adesso
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca

Partiamo dall’inizio: Petrachi, direttore sportivo, in scadenza di contratto; Ventura, allenatore, in scadenza di contratto; Morello, Parisi, Pratali, Zavagno e Gasbarroni, giocatori, in scadenza di contratto; Benussi, Coppola, Darmian, Basha, Guberti, Iori, Oduamadi, Surraco e Pasquato, giocatori, in prestito; Glik, Stevanovic, Antenucci, Meggiorini e Verdi, giocatori, in comproprietà. Nel Torino a iniziare da chi deve decidere le strategie per arrivare alla maggior parte dei giocatori - a prescindere se verrà o meno conquistata la serie A e dalle valutazioni che possono essere fatte sui singoli dal club granata - a fine stagione potrebbero non più essere dipendenti del Torino Fc, infatti chi è in scadenza di contratto già oggi, come stabiliscono le leggi che regolano il calcio, potrebbe prendere accordi con altre società per il futuro. Mentre i giocatori che sono in prestito potrebbero dai club che detengono i loro cartellini e programmano per tempo le strategie di mercato essere destinati altrove.

Il buon senso quindi suggerisce che prima di tutto la società decida se tenere l’attuale direttore sportivo o cambiarlo, in modo che chi ricopre questa carica possa agire avendo la piena titolarità per farlo, perché una cosa è intavolare trattative sapendo di poterle portare a termine, un’altra, anche agli occhi degli interlocutori, farlo da precari. Seconda mossa è sapere chi sarà l’allenatore, perché nessun direttore sportivo può agire se non sa chi è il mister, non fosse altro perché a seconda del modulo che adotta l’allenatore si devono individuare i giocatori con le caratteristiche tecniche più adatti e poi non va sottovalutato che ogni mister gradisce avere in rosa qualche giocatore di cui ha particolare fiducia. Infine c’è il discorso giocatori. Attualmente, senza neppur tener conto della valutazione sui singoli, nel Torino del prossimo anno sicuramente, perché sono di proprietà e non hanno il contratto in scadenza, ci saranno Gomis, Chiosa, D’Ambrosio, Di Cesare, Ogbonna, Masiello, De Feudis, Suciu, Vives, Bianchi e Sgrigna, ovvero un portiere, cinque difensori, tre centrocampisti e due attaccanti; per carità si può mettere su un bel 5-3-2 o anche un 4-4-2 e volendo persino un 4-3-1-2. In fin dei conti siamo a carnevale e si sa che ogni scherzo vale. Ma provando anche solo a essere un tantino seri questo sarebbe al massimo un abbozzo, non una squadra.

A complicare la situazione è molto probabile che vi siano movimenti dei direttori sportivi fra le società. Corvino potrebbe lasciare la Fiorentina, così come Sensibile la Sampdoria, Leonardi il Parma, Capozzucca il Genoa, mentre ci sono a spasso, fra gli altri, Sogliano e Secco, invece Bigon, Sartori e Lo Monaco, rispettivamente legati a Napoli, Chievo e Catania, potrebbero voler intraprendere nuove avventure e di conseguenza accasarsi altrove. Quindi, quando c’è fermento e un possibile giro di valzer dei dirigenti, decidere per tempo se tenere chi si ha già o cambiarlo è fondamentale, perché attendere se si disputerà il campionato di serie A o altro, per scaramanzia manco lo si dice, potrebbe rivelarsi la peggior mossa possibile, soprattutto se nel frattempo tutti si accasano e chi tergiversa alla fine non può far altro che accontentarsi di chi resta senza una collocazione. Stesso discorso per l’allenatore e di conseguenza anche per i giocatori. Per non doversi accontentare basta poco: programmare il futuro adesso.