Granata Store, cronaca di una notte amara
Tutto inizia venerdì 4 maggio quando il mio pensiero va alla domenica sera in vista di una probabile festa scudetto dell'altra squadra di questa città.
Mi reco in questura, depongo la mia richiesta di aiuto per probabili incursioni da parte di tifosi della seconda squadra di Torino al GranataStore, poi invio ulteriore mail di richiesta copertura sempre alla questura e così fa il Torino FC alla Digos.
Nonostante il frastuono per la vittoria di uno scudetto...dopo la mezzanotte di domenica 6 maggio pur preoccupato, mi infilo sotto le lenzuola pensando se mai un giorno potrà nuovamente accadere anche per noi, ma non prendo facilmente sonno.
Nel dormiveglia sento suonare il citofono!
Sono le 3,00
Mia moglie si spaventa un pò.
Sarà un amico gobbo che mi sta facendo un dispetto dico io :-)
Il citofono insiste.
Non andiamo a rispondere.
Parte l'ascensore e lo sentiamo arrivare al piano ( abitiamo all'ultimo ).
Mi alzo e prima che suoni il campanello vado a vedere dallo spioncino.
O santo cielo!
Ma è la Polizia!
Ho già capito tutto.
Apro la porta è i due agenti mi chiedono: " Lei è il signor Testa Carlo? "
" Si "
" E' il titolare del GranataStore? "
" Si "
" Ci segua, hanno devastato le vetrine del suo negozio ".
" Ma sono entrati? ".
" SI "
Indossate le prime cose che troviamo, ovviamente in stato confusionale,con mia moglie partiamo alla volta di Piazza Castello.
Nel tragitto, ancora qualche schiamazzo, qualche bandiera di colore funesto fuori dai finestrini di macchine strombazzanti, qualche tifoso bevuto qua e là.
Entrati nel centro uno spettacolo indecoroso!
Tappeti di bottiglie intere e a pezzi ovunque! Una marea!
A terra di tutto! Uno schifo.
Mi domandai se si fosse trattato di una festa oppure di un campo di battaglia dopo una guerra.
Mentre in macchina ci avvicinavamo allo Store, aumentava l'ansia.
Nel tragitto non una parola, ognuno assorto nei propri pensieri tremendi.
Parcheggio l'auto e altre volanti in sosta davanti al GranataStore.
L'antifurto suona ancora.
Arriviamo davanti all'ingresso e...
L'inferno!
Un polizziottto, mentre sgomento non credevo ai miei occhi, mi chiede un documento...
Volevo dirgli che non ero io l'autore di quelle bestialità, riuscii a trattenermi.
Qualche tifoso della seconda squadra di Torino, passando davanti allo store urlava forza J..e in tono di scherno fregandosene delle nostre facce disperate.
Le fotografie le avete viste tutti.
A terra davanti all'ingresso il bidone della spazzatura ( peso 50 kg ) adoperato come ariete per sfondare le vetrate con un cartello apoggiato sopra e su scritto il numero 30 ( significato pari a zero! ).
Tutte le vetrine coperte di sputi ( migliaia di sputi, credo 30.000 ) e ( scusate l'irriverenza ) la famosa...PLIN PLIN dappertutto, DAPPERTUTTO anche in alto, lassù fino al soffitto e tutto intorno!
I nostri singhiozzi.
La Polizia nel frattempo se ne era già andata.
Soli e raggiunti poco dopo dai nostri figli.
Mai avrei voluto che i miei figli, cresciuti con sani principi ( 32 anni e 19 )
dovessero un giorno assistere ad una cosa simile.
Eppure è toccato loro. C'è comunque di peggio.
Lo Store è stata una mia scelta, in un momento di follia assoluta?
Non lo sapremo mai e non vorrei un giorno pentirmi di questa scelta.
Entriamo nel negozio, accendiamo le luci.
All'esterno qualche coro da ubriacone, un clacson stonato, una festa che festa non era più che andava scemando.
faceva piuttosto freddo la fuori, tremavamo un pò, non certo per il freddo.
La città era ormai spenta, il silenzio era persino devastante, l'albeggio ancora distante.
Accesa la luce all'interno del negozio, il disgusto più totale.
Pupù e pipì ( non me ne vogliate per i termini volgari ) dappertutto.
Una sciarpa dell'Inter piena di escrementi.
Una puzza che non era solo puzza, era un pugno nello stomaco, era...un suono, era un urlo di dolore così forte che avrei preferito, avrei preferito...lasciamo stare, dovrei vergognarmi di ciò che ho pensato in quel momento.
Cosa significa vincere uno scudetto?
Alcol, ammoniaca, conegrina.
Maniche tirate su alla Valentino Mazzola.
Lacrime,pulite con il dorso della mano scendevano copiose mentre ripulivamo le veìtrine dai 30 mila sputi di persone che dello sputo ne avevano fatto un gesto nobile e di scherno solo poche ore prima durante la loro gioiosa festa.
Le stesse persone che in quel momento, mentre noi ( soprattutto mia moglie ) ripulivamo la loro saliva ormai secca ( quindi morta...) erano sotto le lenzuola, beati per la vittoria della loro squadra che pochi anni prima retrocedeva in serie b per meriti tutt'altro che sportivi.
Loro godevano al calduccio sotto le lenzuola sognando le gesta dei loro campioni ( quelli che tolgono i palloni da dentro la porta e dicono " non l'ho mica vista che era dentro e se me ne fossi accorto mica lo avrei detto all'arbitro! e tutti a dire ma che bravo! un esempio da imitare! ma lui è un campione del mondo!
Ed io stavo già ripulendo il loro piscio.
Ogni lacrima che cadeva a terra, mia o di mia moglie o dei miei figli, sono certo purificasse il pavimento.
Oh per carità, mica noi siamo dei Santi!
Ma confronto a loro...
Loro, qualche ora dopo, uscendo di casa molto prima del solito, correvano in edicola per acquistare i giornali per gratificarsi con le fotografie che li ritraevano durante la festa!
Nel mentre, mia moglie da una parte ed io dall'altra, con fogli di giornale in mano, raccoglievamo la cacca della loro festa che gentilmente ci era stata offerta per dovere di ospitalità.
Dissi:" amore mio non piangere! li hanno fregati! "
Guardandomi con gli occhi gonfi e arrossati, tirando un pò su con il naso mia moglie mi chiese: " perchè? "
" sul giornale non gli hanno messo nemmeno una foto mentre cagano qui nello Store del Toro!
Neanche mentre fanno la pipì!
e pensa tu! nemmeno quando sputano e, e nemmeno quando con il bidone della spazzatura che pesa 50 chili sfondavano le nostre vetrine!
" siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii....." urlai!
" non si vedranno mai immortalati con queste foto sul giornale durante la fantastica festa per la vittoria dello scudetto con tanta cacca e litri e litri di pipì!
" E sai cosa li farà arrabbiare ancora di più?
Mia moglie credeva fossi impazzito!
Giuro, vi sto raccontando la pura verità dei fatti, potete credermi.
" li farà arrabbiare ancora di più, il fatto che, i giornali... NON NE PARLERANNO NEMMENO! "
" ma...che goduria sapere che il TG3 non racconterà nulla della loro festa privata, delle loro nobili gesta, della grande fierezza, dei loro canti ( qualche scorreggina l'avranno pur tirata mentre facevano la cacchina dentro lo Store vi pare?
Era ormai l'alba e come ogni bella favola, con la luce, riprendeva vita il GranataStore.
Così in fretta?
Eh...si, proprio così in fretta.
Infatti, potete controllare.
Uscendo da casa con i polizziotti che mi guardavano straniti, iniziai a postare sulla mia bacheca proprio qui su facebook ogni momento di quella fantastica festa, tralasciando ovviamente e per buon gusto alcuni piccoli particolari.
E tutti voi, fin da subito, i Granata intendo, avete iniziato a farmi coraggio oltre che compagnia in ogni secondo a partire dalla mia uscita di casa alle 3,00 e ancora adesso a distanza di due giorni continuate a sostenerci.
Per questo all'alba del sette maggio lo Store e quindi il Toro, riprendeva vita e da quel momento per tutti noi è iniziata le vera festa!
Cosa significa quindi vincere uno scudetto?
a mio modo di vedere, non è che sia poi una cosa così importante ne prioritaria.
Penso che:
se vincere uno scudetto comporta avere il mal di pancia, per cui se durante una festa ti scappa e devi fermarti nel primo posto che trovi ( toh! casualmente il ToroStore era aperto...) per liberarti...
e se durante la festa bevi troppa acqua ( acqua? ) e poi ti scappa di fare PLIN PLIN e ti guardi attorno ( dio mio dove mi metto che qui è pieno di gente ci saranno almeno 30mila persone ( persone? ) e casualmente vedi un buco in una vetrina e ti infili dentro e fai aaaaaaaaah....finalmente!
oppure se, durante la stessa festa ( ma sei proprio uno sfigato! ) mangiassi qualcosa che faceva veramente schifo ( un balocco? ) e dovevi assolutamente sputarlo e casualmente trovandoti davanti a dei vetri ( tanto erano già rotti...) sputavi proprio li...
dico io:
ma che roba è sto scudetto?
Qualunque cosa sia, NOI non faremo mai una festa così!
Promesso?
Se passate dalle parti dello Store ricordatevi di questa amara storia per la vittoria di uno scudetto, raccontiamola ai nostri figli, affinchè, almeno i vostri, non debbano mai vedere le stesse cose che purtroppo ( e me ne scuso ) hanno visto i miei.
Coraggio, si può fare, perchè con il Toro si può! :-)
Per tutti
carlo testardo :-)