Chievo 0-0 Torino, le pagelle. Un momento di riflessione
Queste pagelle differiranno leggermente rispetto al solito, affinché possa essere giudicata al meglio la prestazione globale rispetto a quella dei singoli.
Padelli 6,5: Messaggio inviato. Gillet è influenzato e il valtellinese è chiamato per forza di cose "alle armi". Dopo un inizio davvero titubante (che rischio su Paloschi!), l'estremo difensore granata è chiamato agli straordinari, talvolta anche decisivi, soprattutto nel secondo tempo. Assolve la fatica in maniera concreta, da vero "numero uno". Ventura dovrà per forza riconsiderare le gerarchie.
Il resto della squadra 6-: È davvero difficile discernere le individualità dall' opacissima prestazione odierna. Maksimovic, Glik e Silva hanno compiuto il proprio compito con doverosa professionalità, ma il Chievo è passato troppo spesso dalle parti di Padelli, che altrettanto spesso ha dovuto metterci una pezza: questo denota una certa disorganizzazione della manovra difensiva, difetto potenzialmente letale contro avversari di maggior calibro. Darmian e Molinaro non hanno affondato a dovere sulla fascia ed hanno creato meno di quanto sarebbe lecito aspettarsi. A centrocampo, Vives, Gazzi e Farnerud eseguono un "compitino" povero di squilli o svolte, fattore che palesa la mancanza di una vera gestione del flusso del gioco, che entra "pulito" e esce "sporco". L'attacco è forse il reparto più ingiudicabile del Torino odierno e non solo: Quagliarella trova raramente varchi da sfruttare e Martinez vaga per il fronte offensivo in cerca di un punto di riferimento come Amauri che, stiratosi nel riscaldamento, è stato sostituito proprio dal bandolero. Sostanzialmente, il Toro è tutto qui. Ed è poco, pochissimo, soprattutto se teniamo conto dell'andamento della partita, nettamente a favore del Chievo, che "ai punti" avrebbe meritato la vittoria senza alcun dubbio.
Lungi da me essere una sorta di "giudice" della partita, ruolo ipotetico che tanto si discosta da quello consueto del "Professore" che stila le pagelle. Tuttavia, anche un "docente" può far riflettere e talvolta concedersi una deviazione dal suo consueto compito. Il Toro può andare avanti così? Un voto può dare realmente l'idea della condizione tecnico/tattica della rosa, oggi quanto mai sotto gli occhi di tutti? Si può ancora parlare di processo di crescita?