C'è brama di vittoria con il Brescia
C’è attesa per la sfida con il Brescia perché si vuole capire fino in fondo la reale consistenza di questo Torino. L’attesa non è di quelle che mettono ansia, ma curiosità di vedere sul campo che le indicazioni fornite dalle prime quattro giornate si espandano anche al proseguo della stagione. I dati fin qui raccolti parlano chiaro: difesa solida e attacco che è sempre andato a segno. Questo nel calcio dovrebbe essere la regola, ma nel recente e anche nel meno recente passato non è sempre stato così in casa granata.
Il Brescia, anche se sulla carta sembra avere ambizioni modeste di una tranquilla salvezza dovuta al fatto che la squadra è giovane e il tecnico è nuovo, non deve trarre in inganno e soprattutto non va sottovalutato. Scienza, che al Torino conoscono bene in quanto da calciatore ci ha giocato e poi è stato allenatore della Primavera, è un mister preparato e che per carattere vuole sempre ottenere il massimo e dalla sua ha la familiarità a trattare con i giovani, perché dal 2002 al 2009 ha allenato squadre del settore giovanile. I giocatori saranno anche nella maggior parte giovani, di conseguenza senza tanta esperienza, ma nelle precedenti partite hanno dimostrato di sapersi gestire bene. Infatti con il Vicenza in casa hanno vinto segnando all’inizio (9’ Feczesin) e poi raddoppiando nel secondo tempo (57’ Jonathas); con la Nocerina in trasferta sono andati sotto di un gol (40’ Castaldo), ma cinque minuti dopo hanno pareggiato (Juan Antonio); con l’Empoli, nuovamente fra le mura amiche, dopo essere andati in vantaggio e aver raddoppiato (19’ Jonathas su rigore, 53’ Feczesin) solo nel finale sono stati infilati dai i toscani (85’ Tavano); con la Juve Stabia, ancora in trasferta, verso la fine della partita (81’ Feczesin) hanno messo al sicuro il risultato. L’andamento di queste partite dimostra chiaramente che la squadra è solida, ben organizzata e non ha timori reverenziali.
Il Torino lunedì sera si troverà di fronte una squadra che gioca con due punte (Jonathas, Feczesin) e un trequartista (Juan Antonio), che con sei gol all’attivo non sono stati inferiori a Bianchi, Oduamadi, Stevanovic e Sgrigna, anche loro andati a segno sei volte, e che ha una difesa solida come quella granata, entrambe le squadre hanno subito due reti. Ventura dice sempre: “Siamo il Toro e il modo di giocare non si cambia a seconda dell’avversario”, Scienza non dimentica il passato, ma non cederà all’emozione e ai ricordi: “Chi veste questa maglia (quella del Torino, ndr) ne rimane tifoso perché trasmette qualche cosa di speciale, ma lunedì niente sconti”. Facile prevedere che quella fra Torino e Brescia sarà una partita combattuta su entrambi i fronti fino all’ultimo per conquistare i tre punti e mantenere la vetta della classifica, oltretutto già sapendo i risultati delle altre squadre. Il Torino un vantaggio non indifferente però lo avrà: il pubblico, si prevedono ventimila spettatori, che spingerà la squadra verso la vittoria, ma che vuole vedere quanta libidine, per usare un termine caro a mister Ventura, i giocatori possono garantirgli.