A Gubbio per l'esame di maturità

Il testacoda di scena questa sera in un gremito "Pietro Barbetti". Gigi Simoni tenta il miracolo appellandosi al furore dei suoi. Ventura predica umiltà e sostanza per continuare a volare.
24.10.2011 09:32 di  Riccardo Billia   vedi letture
A Gubbio per l'esame di maturità
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“I campionati non si vincono battendo la Sampdoria, ma battendo il Gubbio”. In questo stralcio della conferenza stampa di Giampiero Ventura, avvenuta sabato, si concentra una banale quanto apodittica verità: la serie B è un girone dantesco che non ammette pause. Le sfide di cartello (Sampdoria, Padova, Reggina) esigono una preparazione più tattica che motivazionale. Ma quando ti presenti in una realtà come quella di Gubbio, è fondamentale lavorare sulla psicologia. Tuttavia una rosa costruita per tornare in serie A, non deve permettersi una gita fuori porta. Sono ancora fresche certe scampagnate indigeste degli anni scorsi, da Trieste a Crotone passando per Cittadella e Piacenza. Il curriculum dell’ex tecnico del Bari, però, alimenta le speranze dei tifosi sulla concreta possibilità di ottenere il bottino pieno in Umbria.


La truppa granata giunge nella città dei Ceri con la decisa volontà di allungare la striscia eccezionale di vittorie esterne. Con un Padova tornato a correre, un Pescara sempre più insidiosa certezza, la tappa umbra può garantire al Toro un margine di distacco importante in classifica. Per l’undicesima fermata del viaggio stagionale, Ventura, per la prima volta, disporrà di un gruppo quasi totalmente in salute. A parte Suciu, presto disponibile, la formazione vive di alcune incognite, in virtù dell’ampio ventaglio di scelta del mister genovese. L’amichevole di Volpiano ha mostrato Verdi, Oduamadi e Surraco in gran spolvero, ma dovrebbe essere ancora Antenucci ad arare la fascia sinistra, con Stevanovic a destra. Glik dovrebbe affiancare Ogbonna, mentre si segnalano i ballottaggi Darmian-D’Ambrosio e Vives-Basha. Partner d’attacco di capitan Bianchi sarà probabilmente Sgrigna, con il recuperato Ebagua pronto a subentrare.


Se la truppa venturiana non dichiara smascheramenti, quella di Gigi Simoni presenta invece qualche variabile. A partire dal modulo. Il battesimo in panchina dell’allenatore di Crevalcore potrebbe prevedere il rispolvero dell’assetto adottato dall’ormai ex Fabio Pecchia. Un 4-3-2-1, con il bomber Ciofani unica bocca di fuoco. Non è da escludere, però, un 5-3-2 proposto in questi giorni in allenamento, irrobustendo così la seconda difesa più battuta del torneo. Unico indisponibile è Lunardini, mentre rientra il “nostro” Simone Benedetti dopo la giornata di squalifica.
In attesa di testare la forma del neoacquisto Graffiedi, le risorse del Gubbio, per ora, appartengono alla sfera mentale. E’ infatti la capacità di reazione ad una settimana di passione, il banco di prova della formazione rossoblu, nuovamente nel calcio che conta dopo oltre sessant’anni. Simoni è consapevole di non poter contare su gioielli di prima qualità, rispetto alla corazzata granata. Resta pertanto da far leva sulla determinazione per  rimettere in carreggiata una squadra bisognosa di punti come l’ossigeno.
 

L’esame Gubbio deve essere una “risposta sulla mentalità acquisita, su quello che vogliamo essere”, ha affermato Ventura. L’inconscio che spinge ad eleggersi superiori è storia di ieri, e un salutare processo di maturazione non può prescindere da un’evoluzione della condizione psicologica.