Asta testimonial della squadra dei rifugiati e senzatetto
Molti sono in attesa di asilo politico e dormono o nelle strutture comunali per homeless, oppure nella palazzina che ha smosso l’estate scorso la serenità dei residenti di via Asti, infine alla «casa bianca» di via San Paolo. Sono seguiti da una psicologa che da tempo lavora con gli adulti in difficoltà, Raffaella Sorressa, da un dirigente dell’Iride appassionato fino al midollo di calcio, Roberto Arena, e da 4 giocatori del Canavese, società di Lega Pro 2ª divisione, in pratica la vecchia C2. Dal 24 marzo il testimonial è Antonino Asta, una delle ultime bandiere del Toro e allenatore della Primavera granata, il 9 aprile arriva una preparatrice atletica, Katia Gravili e presto uno sponsor tecnico (Tallone sport).
Si allenano il mercoledì mattina al Cit Turin, gratuitamente, e hanno disputato amichevoli contro una formazione degli attori di «Cento vetrine», a Varese per il centenario del club lombardo, contro la Pro Vercelli. Basta chiamarli e arrivano. Forza di un progetto che ha radici lontane. «Tanti anni fa ho conosciuto una coppia francese che aveva creato in un sobborgo difficile di Parigi una squadra multietnica - racconta Arena - L’integrazione in quel team era realtà e non solo fantasie della politica». L’approccio con una cooperativa sociale torinese che segue quotidianamente i senza tetto ha prodotto altri frutti.
C’è pure un ex del Toro, Fusseini, infortunatosi tempo fa e in attesa di un ricollocamento in qualche club minore. Il progetto non si esaurisce con le gare. «Abbiamo preso contatti con il Cna e la Camera di Commercio per studiare una formazione professionale adeguata - aggiunge Arena -. L’obiettivo sarebbe creare una casa comune dove possano vivere tutti insieme gestirsi da soli, auto finanziandosi lavorando. Per questo scopo stiamo coinvolgendo anche il Comune».