Roma, si lavora sui dettagli della cessione. Restano Petrachi e Fienga e Friedkin vuole un colpo di mercato
Il Messaggero oggi fa il punto su quella che è stata la distanza per cedere la Roma tra Pallotta e Friedkin, limata (ancora non del tutto come espresso dal comunicato di stanotte del club, ndr) negli ultimi negoziati. L'accordo è praticamente arrivato però dopo una videoconferenza tra i due imprenditori, 790 milioni al lordo dei 272 milioni di debiti rinegoziati attraverso un bond a sette anni emesso da Goldman Sachs. Adesso, per limare i dettagli, entrano in campo i legali per la definizione dei termini contrattuali.
DIRIGENZA. L'edizione odierna di Repubblica spiega che non è prevista una rivoluzione all'interno della dirigenza giallorossa. Secondo il giornale, adesso la società ripartirà dal Ceo Fienga e dal ds Petrachi, cambiare management in corsa non rientra nelle strategie del futuro proprietario Dan Friedkin. Ad affiancarli ci sarà, però, un rappresentante della proprietà, il figlio Friedkin, Ryan, studia da manager sportivo e da presidente.
MERCATO. Occorrerà, si legge su Repubblica, un mese al massimo per chiudere la cessione della Roma, ma gli effetti del passaggio di proprietà si vedranno fin dal mercato di gennaio. Friedkin, infatti, vuole almeno un colpo per far sapere che la musica è cambiata e che vendere i big non rientra più nella filosofia.