Dai 90 punti a più sconfitte che vittorie: l'accartocciarsi della Juventus di Allegri negli anni
In che situazione era Massimiliano Allegri nella sua ultima stagione da vincitore alla Juventus? Sicuramente molto migliore rispetto a quella odierna, sia per risultati che per solidità generale. Eppure l'arrivo di Cristiano Ronaldo e la sconfitta contro l'Ajax avevano minato la sua posizione, tanto che alla fine di quella stagione, anche per scelta di Paratici e Nedved, alla fine era arrivato un esonero che era difficile da digerire fino in fondo. C'era la suggestione Guardiola, poi rimasto al City nonostante la ridda di voci che proveniva dal sottobosco, infine arrivò Sarri. Allegri però aveva raccolto 28 vittorie, 6 pareggi e 4 sconfitte in campionato, per un totale di 90 punti. In Champions era andato peggio, pur risorgendo dopo la sconfitta contro l'Atletico, con 5 vittorie, 4 sconfitte e 1 pari. Vittoria nella Supercoppa, sconfitta in Coppa Italia con l'Atalanta per 3-0.
Il 2021-22
Il rientro di Allegri sulla panchina, quattro anni per nove milioni, coincide con la peggiore annata del tecnico in bianconero. Non era difficile, perché nelle altre cinque stagioni erano arrivati cinque stagioni. Venti vittorie, dieci pareggi e otto sconfitte, con 70 punti in totale e quarto posto guadagnato dopo un inizio tutt'altro che semplice. Più per mancanza di avversari che non per grande merito, visto che Atalanta, Roma e Lazio hanno vissuto un'annata tutt'altro che indimenticabile (e la Fiorentina non è mai stata in corsa). Supercoppa persa, Coppa Italia persa, zero titoli dopo dieci anni.
La stagione attuale
Non è certo meglio rispetto a quella prima, visto che in Serie A, in nove partite, tre vittorie, quattro pareggi e due sconfitte, un ruolino da metà classifica che non da candidata allo Scudetto. In Champions peggio che andare di notte, con una vittoria e tre sconfitte: difficile ricordare una Juventus che a metà ottobre ha già sommato cinque sconfitte e che, soprattutto, siano più delle vittorie.