Torino-Fiorentina, sconfitta la Viola ai rigori. Il sogno continua

22.05.2016 18:52 di  Marina Beccuti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Veronica Guariso per TorinoGranata
Torino-Fiorentina, sconfitta la Viola ai rigori. Il sogno continua
© foto di Alex Bembi

Il sogno continua per Longo e i suoi ragazzi, che hanno sconfitto la Fiorentina, qualificandosi così alle Final Eight. Una partita da subito faticosa e impegnativa, resa ancora più difficile dal caldo, che si è conclusa ai rigori. Un ottimo traguardo quello raggiunto, viste le prospettive di qualche mese fa: nessuno lo avrebbe mai detto, che sarebbero arrivati così in alto, ma hanno sempre giocato “da finale”, come dice Longo, riuscendo così a rimontare ed essere in corsa per lo scudetto. Una nuova impresa si prospetta quindi per il Torino, che presto dovrà andare in Emilia a proseguire la competizione. Potrebbe essere l’ultima di Longo, che sembra pronto per il grande salto. Intanto però bisogna concludere l’annata nel migliore dei modi. L partita parte con l’energia dei tifosi granata, caldi sin da subito. Il primo vero  pericolo arriva al 7’ con Candellone, servito da Edera ma la difesa viola non è impreparata. Dopo alcuni minuti equilibrati, c’è un insidioso Bangu che cerca la rete, ma Zaccagno riesce a sventare il pericolo. Tutto procede con un’alternanza di occasioni, ma nulla di fatto. Al 26’ Candellone può verticalizzare per Edera ma non riesce nell’intento. Quest’ultimo sbaglia, regalando un’occasione a Perez, che non si lascia scappare. Arriva quindi il vantaggio per i ragazzi di Guidi. Il Toro cerca poi la reazione, per pareggiare i conti, ma non la trova. Termina cos’ il primo tempo. Non il miglior Torino, ma soprattutto un po’ di delusione per quanto riguarda Edera, che sembra non essere in partita e viene sostituito da Traore all’inizio della seconda metà di gioco. Il senegalese classe ’97 inizia a spiccare sin da subito. Comincia a emergere un po’ di stanchezza per la Viola, che ha avuto uno sprint iniziale ma ora ne risente. I granata invece sembrano essere più attivi dell’inizio, infatti si rendono pericolosi. Al 60’ Minelli centra la porta, ma è segnalato in posizione di fuori gioco, quindi la rete viene annullata. Due minuti dopo, Tobaldo pareggia con una splendida svettata, riaprendo la partita. Esplodono i tifosi con grida di gioia. Al 67’ si fa vedere Traore, che prova a chiudere la partita, ma Cerofolini, la manda in corner. Il match diventa sempre più intenso, con entrambe le formazioni che tentano l’assedio: Chiesa si rende pericoloso ma centra l’esterno rete, Candellone cade in area ed è ammonito in modo dubbio per simulazione. C’è poi un momento di tensione, quando, in seguito ad un corner, la palla resta ferma davanti alla porta dei padroni di casa, ma per fortuna l’arbitro fischia un fallo in attacco. Durante i minuti di recupero, Tobaldo tenta la doppietta, ma colpisce la traversa. Si prosegue quindi con i tempi supplementari, molto equilibrati. Zaccagno è impegnato in un paio di occasioni, ma nulla di davvero incisivo. Esce Tobaldo, stremato e dolorante, dopo una prestazione lodevole. Al suo posto entra Gjuci. Viene poi espulso Moreno Longo, che lascia il campo con rabbia, ma i tifosi tentano di risollevarlo cantando in suo onore. Non avendo mutazioni nel risultato, si arriva ai rigori, dove Zaccagno permette il passaggio del turno, grazie a due rigori parati. Gjuci e Giglio ne sbagliano uno a testa e il Toro si qualifica, compiendo l’impresa.

Partita impegnativa e lunga, ma molto emozionante. Hanno spiccato indubbiamente Tobaldo e Zaccagno, migliori in campo, ma anche Traore e Mantovani, seguiti da Zenuni e Piccoli. Erano presenti anche Martino e Debeljuh con i compagni. Il secondo tornerà a disposizione già nella prima partita delle Final Eight. Sugli spalti hanno presenziato Morra, Fissore e Proia, ex Primavera, che sono andati a sostenere i ragazzi di Longo per il secondo match dei play off. Presente anche Compagno ad assistere alla partita. La rincorsa allo scudetto continua e le giovani promesse granata ci credono, ma per conquistare il secondo consecutivo, bisognerà fare la seconda parte dell’impresa.

© foto di Alex Bembi