Primavera, buona la prima. Il Piccolo Darmian e le geometrie di Thiao

31.08.2014 09:59 di  Matteo Maero  Twitter:    vedi letture
Primavera, buona la prima. Il Piccolo Darmian e le geometrie di Thiao
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© foto di Diego Fornero/Torinogranata.it

Ricominciare da dove si ha finito, anche con interpreti e geometrie diversi. Lo ha dimostrato benissimo il Torino Primavera di Moreno Longo, che al Don Mosso ha espugnato per 4-0 il modestissimo Carpi del duo Garzon-Bortolas. I Granata hanno letteralmente fatto la partita, dettando ritmi e situazioni, andando dapprima in gol con Simone Monni, seguito dalla doppietta di Morra e dal meritato centro di Debeljuh.

Il Torino della nuova stagione è diverso da quello dell'anno passato. Gli interpreti a disposizione di Longo sono numerosi e le soluzioni tattiche sono molteplici, ma sembra che il 4-3-3 a cui aveva abituato l'allenatore di Collegno possa essere messo in secondo piano. Ieri la squadra è stata schierata con un 4-2-3-1 con Monni, Morra e Edera a supporto di Debeljuh, uno schema che permette un grado offensivo sicuramente maggiore senza snaturare la manovra, che rimane assolutamente solida e ragionata. Ciò che non cambia è invece la fantasia sui calci piazzati di Longo: gli schemi pregressi sono stati affinati e resi ancora più pericolosi e ne è dimostrazione il primo dei quattro gol, che nasce proprio da un calcio d'angolo.

Interpreti diversi, dicevamo. Guardando la formazione di partenza, si può notare come siano solo tre (Fissore, Graziano e Morra) i ragazzi provenienti dalla rosa dei vice-campioni. Questo cambiamento radicale è ovviamente dovuto al passaggio della "leva" principale degli interpreti da 1995 a 1996 (benché si possano schierare ben quattro fuori quota), fattore che ha reso necessaria una rivoluzione interna piuttosto radicale. Tra i titolari di ieri, i nuovi erano ben otto, dalle più disparate provenienze: dal vivaio granata Thiao, il giovanissimo Edera (1997) e Debeljuh, dal Siena Monni e Bonifazi, dalla Roma Montefalcone e dal Chievo campione d'Italia Troiani. 

Tra questi, cominciano già ad esserci i primi meritevoli di nota. Simone Edera è un esterno dal mancino diligente e dalle grande doti atletiche, Debeljuh una punta forte fisicamente che ben s'intende con il classe 1997, Ousseynou Thiao è invece un centrocampista a tutto tondo capace di imporre il proprio fisico senza togliere nulla alla qualità. Tuttavia, chi si è maggiormente distinto è Michele Troiani, esterno destro dalla grande velocità e tecnica che nelle movenze ricorda Matteo Darmian.

Tuttavia, la vera partenza deve ancora arrivare. La partita contro il Carpi, vista la consistenza dell'avversario, è stata sicuramente un banco di prova onorevole ma non provante. Già da settimana prossima contro la più tosta Pro Vercelli si potranno comprendere meglio le potenzialità della nuova Primavera di Longo. Ripetere la partita contro il Carpi potrebbe essere un sintomo chiaro di solidità e forza dell'undici Granata, che quest'anno proverà sicuramente a ripetere, almeno per quanto riguarda la regular season, il cammino dell'anno scorso.