Zappacosta: “Spero di essere all’altezza della maglia granata. La concorrenza fa bene”

03.08.2015 14:31 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Zappacosta: “Spero di essere all’altezza della maglia granata. La concorrenza fa bene”

Il terzino destro Davide Zappacosta in conferenza stampa ha parlato del suo inserimento nel gruppo granata e della concorrenza con Bruno Peres per un posto da titolare.

Come si trova nel Torino, visto che nell’Atalanta giocavate con il 4-4-2 e in granata il modulo è il 3-5-2?
“Mi trovo molto bene, anche perché prima dell’Atalanta nell’Avellino per due anni ho giocato in una difesa a cinque e di conseguenza un po’ i meccanismi li conosco. Naturalmente poi mister Ventura chiede determinate cose e tocca a me impararle nel più breve tempo possibile, ma posso dire che finora h avuto buone sensazioni e mi sto trovando molto bene”.

Lei eredita il post di Darmian, questo le mette un po’ di pressione?
“Mah, la pressione nel calcio c’è ed è una cosa positiva perché aiuta a crescere e a dare qualche cosa in più. So che la piazza granata è molto esigente e quindi sono pronto a dare tutto per questi colori”.

L’entusiasmo dei tifosi e le aspettative per la stagione mettono carica o sono motivo di soggezione?
“E’ motivo di carica. Ieri durante l’allenamento lo stadio di Châtillon era pieno ed è stata una bella sensazione, fa sempre piacere vedere tanti tifosi perché penso che nel calcio il tifo è importante poiché dà una spinta e, come si dice, è il dodicesimo uomo in campo. Avere dei tifosi così calorosi è una cosa positiva”.

Non c’era solo il Torino che la voleva, che cosa l’ha spinta a venire?
“Ho scelto il Torino perché è una squadra che ha un buon progetto e tante ambizioni e soprattutto perché quando mi hanno chiamato è stata la società che mi ha convinto subito e di conseguenza non ho avuto dubbi”.

Per ruolo deve lottare per un posto in campo con Peres, che c’è già da un anno. Questo dualismo può esserle utile oppure le crea pressione?
“Per me è utilissimo perché Bruno è qui da un anno e grazie a lui posso cercare di capire meglio quali sono le giocate e i movimenti che chiede il mister. E poi penso che la competizione, come dicevo, nel calcio faccia sempre bene poiché fa tirare fuori quel qualche cosa in più”.

Si è unito alla squadra a ritiro iniziato, come procede la preparazione sul piano atletico?
“Essendo arrivato a ritiro iniziato ero un po’ indietro rispetto ai compagni, ma adesso con il lavoro fatto ho quasi raggiunto il livello degli altri. Non sono al cento per cento e per esserlo ci vorrà ancora un po’ di tempo, però mi sento bene”.

Ha scelto la maglia numero 7, c’è qualche motivo particolare?
“Ho scelto il sette perché da ragazzini giocavo esterno alto e avevo iniziato con quel numero, che è il mio preferito e non mi fa mai scordare da dove provengo”.

Nel Torino in passato hanno avuto il 7 giocatori di grande importanza, lo sa?
“Sì, lo so. (Sorride, ndr). Spero di essere all’altezza di questa maglia”.