Ventura: "Abbiamo giocato con grande concretezza, avevamo voglia di fare calcio"

30.04.2016 20:24 di  Alex Bembi   vedi letture
Ventura: "Abbiamo giocato con grande concretezza, avevamo voglia di fare calcio"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Giampiero Ventura ai microfoni di Sky: "Abbiamo fatto una buona partita, giocando con grande correttezza. Avevamo voglia di giocare, di fare calcio. La gara dell'andata è stata l'inizio del rammarico, tante cose potevano essere diverse. Dovevamo dare l'immagine di una squadra che si diverte e può divertire giocando a calcio. L'Udinese, andando sotto di due gol, è andata in crisi, è stato più facile lì. Auguro all'Udinese, a cui sono legato in particolare a Pozzo, di fare velocemente i punti salvezza". 

"Il futuro? Una settimana rinnovo, una me ne vado: a seconda delle partite (ride n.d.r.). Fatemi scherzare, anche quando ho detto che avrei allenato il Manchester è successo il finimondo, hanno chiamato da Manchester arrabbiati... pensavano dicessi il City, invece mi riferivo allo United! A parte gli scherzi, abbiamo iniziato un lavoro 5 anni fa che vogliamo portare avanti, il Presidente mi ha dato un'opportunità per fare calcio in un certo modo e spero di aver ripagato lui e tutto il popolo granata. Abbiamo messo le basi per fare un certo discorso, non è importante chi lo proseguirà, ma che ci siano le fondamenta per farlo".

Dopo lo striscione esposto dagli ultras in cui si chiedeva sostanzialmente il congedo di Ventura, sebbene con tanto di ringraziamenti, ora pensa che tutti i tifosi siano convinti che sia Ventura l'uomo giusto per proseguire il lavoro intrapreso dal Torino? "Dipende da cosa rappresentava quello striscione: se la volontà del 95% dei tifosi la cosa ha un peso decisamente importante, se invece era il pensiero del 5% della tifoseria ha un valore diverso. Io credo che quello che conta è il cuore Toro, dopo 5 anni lo diventi per forza, io lo sono diventato vivendo giorno dopo giorno questo ambiente. Non conta Ventura, non conta Martinez, conta il Torino e cosa si deve fare per riportarlo dove deve stare ovvero ai confini o dentro l'Europa. O fai grandi investimenti o programmazione e tramite questa seconda strada che vorremmo avere una squadra giovane e competitiva in uno-due anni con la società più sana d'Italia".