Un finale di stagione senza scivoloni vale l’Europa

Sampdoria, Genoa, Fiorentina, Torino e Inter si contendono il quinto e il sesto posto che valgono l’Europa League del prossimo anno o direttamente o disputando e superando i preliminari.
02.05.2015 12:24 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Un finale di stagione senza scivoloni vale l’Europa
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Un ultimo sforzo e la stagione del Torino potrà concludersi perfettamente, in modo trionfale e  meglio della passata che fu già al di sopra delle aspettative, però ci vuole un mese di maggio perfetto senza passi o passetti falsi come avvenne lo scorso anno quando ci furono i pari, in un partita spareggio, con il Parma e poi nell’ultima giornata quello con la Fiorentina, che ormai il suo l’aveva fatto e non aveva più nulla da chiedere al campionato e soprattutto con il rigore sbagliato di Cerci poco prima del triplice fischio finale. Nonostante questi due episodi alla fine per il Torino si spalancarono comunque le porte dell’Europa League, ma solo perché il Parma non ottenne la licenza Uefa. Quest’anno il Torino dovrà fare meglio e ne ha la possibilità perché il calendario tutto sommato gli pone di fronte avversari o meno forti, Empoli, Chievo e Cesena, o alla portata, Genoa e Milan. Classifica alla mano la partita più delicata è quella con il Genoa che oggi occupa il sesto posto e ha due punti più del Torino.

 

Venerdì, 8 maggio, si riunirà la Commissione di primo grado Licenze Uefa che deve verificare se la documentazione presentata dai club e consegnata entro il trenta aprile è in regola e rispetta tutti i parametri sportivi, infrastrutturali, organizzativi, legali e non ultimo economici-finanziari. Ricorsi saranno possibili e la commissione di secondo grado si riunirà per esaminarli giovedì 16 maggio e poi in ultima istanza c’è sempre l’Alta Corte del Coni per chi fosse stato bocciato in precedenza e provasse a far valere le proprie ragioni e la propria buona fede. A quanto è dato sapere il Torino non dovrebbe, il condizionale è sempre d’obbligo in questi casi, avere problemi ad ottenere la licenza, ce l’ha avuta anche quando giocava in serie B, quindi la partecipazione all’Europa League dipenderà solo dai risultati che la squadra otterrà sul campo.

 

La concorrenza per il quinto e sesto posto è altissima e permetterà l’accesso diretto all’Europa League alla quinta classificata e la partecipazione ai turni preliminari alla sesta. A contendersi questi due posti ci sono la Sampdoria (51 punti), il Genoa (50), la Fiorentina (49) e il Torino e l’Inter (48) e solo la Fiorentina deve preoccuparsi anche dell’Europa League attuale visto che è in semifinale, tutte le altre quattro squadre possono concentrarsi solo ed esclusivamente sul campionato. Chi avrà maggiore determinazione, forma fisica e un pizzico di fortuna centrerà l’obiettivo, agli altri rimarrà il rimpianto per aver gettato nell’arco della stagione qualche punto alle ortiche, e lo hanno fatto tutte le squadre, e magari non aver avuto una rosa all’altezza.

 

Il Torino, se giocherà le prossime cinque partite come ha fatto al San Mamés contro l’Athletic Bilbao o tre giorni dopo con il Napoli in campionato o ancora come nella gara di ritorno con lo Zenit San Pietroburgo o come nel derby, potrà competere fino all’ultimo per uno dei due posti utili per l’Europa League. Se, invece, sfodererà prestazioni, tralasciando quelle d’inizio campionato o eventuali torti arbitrali, come quelle (che di tanto in tanto sono accadute tra l’ultima parte del girone d’andata e fino all’ultima gara disputata) viste con l’Atalanta (0-0), il Sassuolo (0-1 e 1-1), l’Empoli (0-0), il Chievo (0-0), il Cagliari (1-1), l’Udinese (3-2) e il Palermo (2-2 sia all’andata sia al ritorno) non riuscirà ad arrivare neppure sesto perché scendere in campo senza subito provare ad imporre il proprio gioco o creare anche parecchie occasioni da gol senza spedire la palla nella rete avversaria non basta e non serve.
Per arrivare sesti, o forse anche quinti, servono vittorie, quando in ballo c’è una posta così alta conta solo il risultato, sulla prestazione si può anche chiudere un occhio perché al massimo garantisce pacche sulle spalle e complimenti, ma non sempre punti che sono gli unici che servono veramente per raggiungere gli obiettivi.