Torino, anche se voi, giocatori, vi credete assolti siete lo stesso coinvolti...

08.02.2016 16:22 di Marina Beccuti Twitter:    vedi letture
Torino, anche se voi, giocatori, vi credete assolti siete lo stesso coinvolti...
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

"Anche se il nostro maggio
ha fatto a meno del vostro coraggio
se la paura di guardare
vi ha fatto chinare il mento
...
anche se voi vi credete assolti
siete lo stesso coinvolti".

Prendiamo ad esempio una delle canzoni più politiche ma altrettanto forti di Fabrizio De Andrè, "Canzone del Maggio", tratta da "Storia di un impiegato", per parlare dell'attuale situazione del Torino.

Questo perchè mettere sotto esame il solo Giampiero Ventura non ha senso. Sarebbe in parte ingiusto e rischierebbe di pagare una sola persona, come spesso succede nel calcio, quando di sicuro non è l'unico a decidere le sorti del Toro. In campo, occorre ricordarlo sempre, ci vanno i giocatori e se sbagliano un gol, una posizione, un lancio, una parata e così via l'allenatore c'entra poco o nulla. I giocatori possono essere male allenati, può essere sbagliata la preparazione, la dieta e la forza psichica che gli viene inculcata ma, essendo professionisti, hanno le armi per chiedere una verifica di come viene gestita la squadra.

Urbano Cairo ha fatto degli sforzi a rinnovare a molti di loro il contratto, aumentandogli anche il compenso. Può essere che questo li abbia fatti sentire sazi (piccolo dibattito aperto ieri su Sky), ma visto che tutti sperano di andare ai prossimi Europei, continuando a giocare così male, rischiano di stare a casa. Quelli che hanno mercato, a forti cifre, può essere che si sentano dei fenomeni, ma se continuano a giocare così, se li sognano contratti faraonici in club di alto livello, perchè se Peres valeva 15 milioni di euro nello scorso luglio, oggi ne vale la metà, avendo messo in mostra alcune lacune non da poco, perchè non occorre fare avanti e dietro sulla fascia se poi non si difende la palla e si fanno ripartire gli avversari. Così Glik sembra privo di forze, ragionevole perchè comunque è sempre presente, e ieri è stato preso da una specie di frustrazione compulsiva che gli ha fatto dare tre pugni al braccio di un avversario, con le immagini televisive ben nitide, buon per lui che l'arbitro non l'ha ammonito.

Se ci sono squadre che stanno pressando i loro procuratori per la prossima stagione, occorre avere la forza di non pensarci perchè conta quello che fai in questa stagione per aprire porte importanti nella prossima. Senza contare che tutti quelli che volevano andare nel calcio che conta sono rimasti impalati nell'anonimato, con Ciro Immobile che ha preso la strada inversa ed è tornato, comprendendo che è meglio guadagnare meno ma sentirsi importanti ogni domenica o in qualsiasi giorno in cui si gioca. Insomma, anche i giocatori devono prendersi le loro responsabilità e, se proprio non riescono più a seguire Ventura, abbiano il coraggio di andarlo a dire alla dirigenza, perchè nascondersi dentro alla propria tuta, pensando che tanto prima o poi pagherà l'allenatore, perchè i tifosi contestano, i giornalisti sparlano, è sbagliato, perchè la squadra siete voi. Perchè anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti.