Rinnovi, prolungamenti e adeguamenti: tanti affari in ballo nel Torino

Otto giocatori hanno il contratto che scadrà a giugno, più allenatore e direttore sportivo. Almeno altri tre attendono l’adeguamento dell’ingaggio verso l’alto.
06.10.2015 12:59 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per Torinogranata.it
Rinnovi, prolungamenti e adeguamenti: tanti affari in ballo nel Torino
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

A giugno scadranno i contratti di Amauri, Castellazzi, Bovo, Farnerud, Gazzi, Maxi Lopez, Moretti e Vives più quelli di mister Ventura e del direttore sportivo Petrachi, mentre Glik, Maksimovic e Peres si aspettano un adeguamento dell’ingaggio e Prcic è in prestito con diritto di riscatto. Tanto lavoro dunque perché le scelte che saranno effettuate dalla società influiranno e non poco sulla squadra. Se per Amauri e Castellazzi, stante l’età dei due calciatori 35 e 40 anni, l’addio a fine stagione è quasi sicuro, mentre per gli altri in scadenza di contratto è molto probabile, anzi quasi certo, che rimarranno tutti e che ci sarà un prolungamento del rapporto, le uniche incognite, per motivi molto differenti, riguardano Farnerud e Maxi Lopez. E’ dato anche per scontato che Ventura e Petrachi resteranno in granata. Discorso più delicato e complesso invece l’adeguamento degli ingaggi di Glik, Maksimovic e Peres.

Proseguire con Ventura e Petrachi vorrebbe dire che il progetto di riportare la squadra a livelli più competitivi va avanti mantenendo una continuità d’impostazione e non solo d’intenti, ovviamente se tutte le parti in causa sono motivate e considerano la cosa migliore continuare a lavorare insieme. Avvisaglie che qualcuno sia insoddisfatto non ce ne sono, offerte clamorose da parte di altri club per Ventura e Petrachi non sono in circolo, quindi è da considerarsi scontato che i due rimangano.
Bovo, Gazzi, Moretti e Vives sono colonne portanti della squadra e seppur le loro carte d’identità riportino date di nascita che li collocano nella categoria di chi ha superato la soglia dei trent’anni, tutti da non meno di un paio d’anni e alcuni anche di più, il prolungamento per almeno un'altra stagione è cosa solo da formalizzare per scritto.
Per quel che riguarda Farnerud, che è alle prese con il recupero dalla rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, dipenderà da come starà e a quali livelli potrà ambire quando avrà ripreso a giocare.
Mentre per Maxi Lopez la questione attiene all’impiego in campo che otterrà da Ventura, in questo inizio di stagione ha dimostrato di avere una resa per la squadra superiore rispetto ai più giovani Belotti e Martitez e lo si è visto anche con il Carpi, il rigore se l’è procurato e dagli undici metri non ha sbagliato ed è stato il giocatore che nel complesso ha avuto un rendimento sufficiente in una partita negativa per il gruppo. Di conseguenza se Belotti e Martinez non daranno un apporto superiore nell’arco della stagione, ma continueranno ad avere la possibilità di partire titolari relegando Maxi nel ruolo di subentrante di lusso il rischio che non si arrivi a un accordo per prolungare il contratto dell’argentino c’è, tanto più che dal primo febbraio chi ha il contratto in scadenza a giugno potrà accordarsi con altri club.
Prcic è l’ultimo arrivato in ordine di tempo e sta imparando a conoscere il calcio italiano e il gioco di Ventura, se sarà giudicato idoneo al termine della stagione potrà essere riscattato.

Glik, Maksimovic e Peres sono stati tra i giocatori che nel mercato estivo hanno avuto proposte da altri club e che la società ha tenuto rifiutando anche offerte non di poco conto, ma ritenute inadeguate. Questo fa si che i tre anche nelle prossime sessioni di mercato, invernale e il successivo estivo, saranno oggetto del desiderio di altre società ed è scontato che riceveranno proposte d’ingaggi decisamente superiori agli attuali, come già avvenuto. Sperare che Glik, Maksimovic e Peres continuino a rinunciare a stipendi con cifre almeno doppie è follia.
Il presidente Cairo ha sempre ritenuto fondamentale mantenere i conti in ordine e non eccedere con il monte ingaggi facendo rare eccezioni in questi ultimi anni. Ora è quasi obbligato a innalzare il tetto degli emolumenti e questo sarà sicuramente oggetto di una valutazione attenta da parte sua, perché in proporzione tutti i dipendenti vorranno essere gratificati da stipendi adeguati al valore di una società che è arrivata a collocarsi in classifica fra le prime dieci in Italia. L’attuale tetto ingaggi è sugli ottocentomila euro, ma non solo con i bonus per alcuni giocatori è già stato innalzato, ma rimane comunque sotto la soglia dell’1,3 per tanto non arriverà a superare quella di 1,5-1,6 che risulta decisamente inferiore alle offerte di 2 milioni che possono ricevere Glik, Maksimovic e Peres. Bonus e prolungamenti di contratti anche per parecchi anni, tre-quattro, non andranno mai a pareggiare le offerte altrui, solo scelte di vita dei calciatori potranno farli restare e l’unico che potrebbe essere, ma non vi è l’assoluta certezza, in questa situazione è Glik. Ritoccare gli ingaggi verso l’alto, però, può risultare utile al Torino nelle future trattative per la cessione con relativa plusvalenza di questi giocatori che hanno mercato. I calciatori dal canto loro possono accettare e guadagnarci subito un po’ di più, salvo che non ritengano di correre il rischio di rimanere intrappolati se poi il Torino non ritenesse adeguate le offerte per loro e forte dei contratti non in imminente scadenza si tenesse i giocatori con tutto quello che ne consegue se chi resta lo fa senza soddisfazione. Molti pro e contro per le varie parti in causa, per questo gli adeguamenti economici dei contratti sono molto delicati e complessi e incidono tanto sul futuro della squadra e sulla forza della società.