Mihajlovic: "Piedi per terra: gestire le vittorie è più piacevole delle sconfitte, ma ugualmente complicato"

17.10.2016 23:03 di Alex Bembi   vedi letture
Mihajlovic: "Piedi per terra: gestire le vittorie è più piacevole delle sconfitte, ma ugualmente complicato"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Dopo la pesante vittoria del Barbera di Palermo, interviene ai microfoni di Sky il tecnico granata MIhajlovic: “La cosa più bella che mi porto via da Palermo? Tante cose, la terza vittoria consecutiva, il quarto posto in classifica e soprattutto il secondo miglior attacco con 17 gol. Importantissima la continuità di prestazioni: anche oggi abbiamo fatto un’ottima gara, partendo forte. Siamo stati puniti al primo errore, ma anche bravi a rimettere subito le cose a posto. Abbiamo fatto sempre la partita. L’unica cosa che non mi è piaciuta è che ci siamo rilassati dopo il quarto gol, mentre io voglio che continuiamo a giocare allo stesso modo. Il nostro obiettivo resta quello che ho dichiarato al momento del mio arrivo a Torino: cercare in questi due anni di andare in Europa. Rispetto alle altre squadre siamo partiti con un po’ di handicap, ma stiamo facendo bene. La cosa fondamentale è rimanere coi piedi per terra e continuare a lavorare. Gestire le vittorie è più piacevole delle sconfitte, ma ugualmente complicato". 

Alle domande tecniche da studio, il serbo risponde così: "Noi abbiamo una rosa che cipermette di considerare due titolari per ruolo, specialmente a centrocampo dove Obi e Acquah valgono Benassi e Baselli: hanno caratteristiche differenti, ma li considero tutti potenziali titolari. Scegliamo di partita in partita i giocatori in base alle caratteristiche che ci possono servire di più. Nelle gare precedenti, contro squadre superiori a noi dovevamo pensare a difendere un pochino in più, quando pensiamo di essere noi invece a fare la partita è giusto mettere giocatori con più qualità e capacità di inserimento. A questo proposito sono molto contento per Baselli che ha dimostrato che qualcosa là sotto la ha: da lui volevo questa risposta, è sulla strada giusta, ma può fare ancora meglio. Il bastone ha funzionato? Lui è un ragazzo intelligente, ci si prova per tirare fuori il meglio dalle sue qualità. A volte va bene, altre no: io ho provato di tutto, conoscendo il suo carattere".

"Il Milan? Non ho nessun rimpianto e non cerco rivincite col i rossoneri: ringrazierò per sempre il Presidente Berlusconi e il Dottor Galliani, ma sono contento di essere in una società con un Presidente ambizioso, dove si può fare calcio. La società è più piccola del Milan, ma ognuno lavora bene e sa quello che deve fare: questo è importante".

"Ljajic? So che giocatore è e quello che può fare. Lui sa che con me può migliorare tanto: entrambi abbiamo qualcosa da guadagnare, è giusto così. Gli attriti del passato? Quel che ho fatto è stato solo per farlo crescere, lui ha sempre capito le mie motivazioni e la stima tra noi è reciproca. Abbiamo fatto di tutto per portalo a Torino, era la nostra prima scelta: senza il suo infortunio, avremmo potuto essere secondi".