Mihajlovic in conferenza stampa: "Giocheremo anche per onorare Meroni"

16.10.2016 10:47 di  Alex Bembi   vedi letture
Mihajlovic in conferenza stampa: "Giocheremo anche per onorare Meroni"
© foto di Alex Bembi

Prima della partenza per Palermo, Sinisa Mihajlovic ha presentato ai media, presso lo stadio “Grande Torino”, la gara in programma domani sera nel capoluogo siciliano. Con lui anche Adem Ljajic e Antonio Barreca.

Il mister: “Penso che se vogliamo lottare per l’Europa il nostro rendimento esterno va migliorato. In casa abbiamo dimostrato di poter far bene contro le big, ma dobbiamo dare continuità. La lotta per l’Europa è più agguerrita quest’anno, le pretendenti sono molte oltre le solite: Lazio, Fiorentina ma ci metto anche Genoa e Sassuolo, oltre le milanesi. Domani dovremo fare un altro tipo di gara, mi interessa più della tattica mantenere la stessa voglia e lo stesso spirito di sacrificio che ci ha permesso di vincere contro Roma e Fiorentina.

La sosta non è mai piacevole, avrei preferito avere tutto il gruppo a disposizione, ma spero che i ragazzi abbiamo sfruttato questo periodo per ricaricare le batterie. La gara l’abbiamo preparata bene, dipende molto da noi, anche se le partite dopo le soste sono sempre difficili. Ora tutta l’attenzione è su di noi, dopo aver fatto buone partite è normale, sta a noi confermarci.

Scegliere tra i giocatori a disposizione è divertente per un allenatore, possiamo anche cambiare in corsa durante le gare, cosa che prima non riuscivamo a fare. Gli attaccanti che ho a disposizione sono di tutto rispetto, quando sono stati chiamati in causa mi sono piaciuti.

Il 4-2-4 solo a gara in corso o anche dall’inizio? Il nostro modulo è 4-3-3, per le nostre caratteristiche credo sia il migliore possibile, ma possiamo usare a gara in corso anche il 4-2-4 o il 4-3-1-2. Dipende molto anche da come gioca la squadra avversaria e dalla forma dei giocatori.

Hart e Belotti? Sono due giocatori importanti, hanno fatto molto bene in nazionale. Hanno guadagnato in stima e coraggio con quelle prestazioni, speriamo possano ripeterle col Torino.

Spero di entrare al Filadelfia il prima possibile, ma vedo che l’inaugurazione è stata ancora rimandata. Mi avevano detto a ottobre sarà pronto, poi a novembre. Ora si parla di marzo come possibile data. So cosa significa quello stadio per la storia del Toro, penso che per come è fatto possa portare 7-8 punti in più a stagione.

Ieri ho visto la Primavera: conosco quasi tutti i ragazzi, ma mi piace vederli dal vivo. L'ho fatto sempre nella mia carriera. Qua a Torino spesso già li usiamo in allenamento, i più bravi. Ho visto anche Gustafson perché doveva mettere minuti nelle gambe, non essendo nemmeno andato in nazionale. Per lui e per Lukic attendo la gara giusta per metterli in campo.

La politica della società è chiara, salire in classifica facendo crescere i propri giovani e valorizzandoli. La nostra gente merita un Toro d’alta classifica, abbiamo il dovere di darglielo. I nostri giovani devono fare bene nel club per guadagnarsi la nazionale.

Il Palermo? Da quando è arrivato De Zerbi sta facendo bene. Li ho visti contro la Juve e contro il Napoli, hanno perso ma domani faranno di tutto per portare a casa il risultato. Hanno a disposizione molti giocatori bravi, come Diamanti che è quello che mi assomiglia di più quando si tratta di calci piazzati. L’ambiente in Sicilia è molto caldo, la squadra è organizzata e fa grande pressing, ci può mettere in difficoltà, ma dipenderà molto da noi. Andremo là a fare la nostra gara per crescere e lottare per qualcosa di importante. Abbiamo tre partite su quattro fuori casa, dobbiamo fare bene in trasferta".

Il mister poi prende la parola e mostra la sua solita grande attenzione alle storie granata anche non direttamente legate al suo lavoro: “In occasione dell’anniversario appena trascorso della morte di Meroni, volevo spendere due parole per la “farfalla granata”, come la chiamate voi. Non lo ho mai visto giocare, ma mi hanno raccontato che era il George Best italiano. Geniale, artista: è morto come gli eroi, giovane e bello. L’essenza del Torino è il legame con la sua storia e i suoi miti. Noi dobbiamo prendere la forza dal passato, onorando questa gente leggendaria per questo club. Ho a disposizione attaccanti molto bravi e spero che lui da lassù possa divertirsi guardandoci giocare. Mi sarebbe piaciuto avere la possibilità di giocarci insieme o magari di allenarlo, o anche solo conoscerlo. Ci tenevo a rendergli omaggio in questo giorno”.

Alex Bembi