Mihajlovic: “In campo con la Roma ci sono stati undici tori, questo mi piace”

25.09.2016 17:31 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per Torinogranata.it
Mihajlovic: “In campo con la Roma ci sono stati undici tori, questo mi piace”
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di www.imagephotoagency.it

L’allenatore del Torino, Sinisa Mihajlovic, ha commentato la vittoria sulla Roma. Ecco che cosa ha detto:

Quello visto oggi con la Roma è il Torino sempre all’attacco che vuole vedere?

“Come dico sempre bisogna giocare per vincere perché non si va in capo per non perdere.  Oggi è stata la miglior prestazione della stagione visto anche la forza dell’avversario in campo c’erano undici tori come piace a me. Abbiamo fatto tre gol, preso un palo, creato altre quattro-cinque occasioni e sofferto, ma non tanto. Siamo stati compatti, corti però peccato per il gol della Roma perché poteva compromettere la gara, ma abbiamo comunque avuto la forza di continuare ad attaccare. Avremmo potuto sfruttare meglio qualche ripartenza, però, penso che alla fina la vittoria sia meritata”.

S’aspettava una Roma così dimessa?

“Mah, bisogna dare merito anche agli avversari. La Roma, come avevo detto, è una squadra più forte di noi e più attrezzata, detto questo in tutte le partite si parte dallo zero a zero e la differenza non la fanno i nomi dei giocatori, ma il campo, la voglia, la grinta, il carattere e indubbiamente anche la qualità. Noi oggi abbiamo dimostrato di avere più fame della Roma e se i giallorossi non hanno disputato una grande partita il merito è soprattutto del Torino”.

Baselli, entrato perché Obi ha chiesto il cambio per un infortunio, ha iniziato a darle le risposte che gli chiedeva?

“Non ancora perché lo vedo timido, però, come ho detto questa è una mia sfida personale che ho intenzione di vincere e sicuramente la vincerò. Da oggi in avanti vedrete un Baselli più cattivo perché lui ha questo nel sangue, se non ce l’avesse non glielo chiederei, ma poiché lui ha questo deve migliorare sotto questo aspetto. C’è da lavorare e lo stiamo facendo. Troveremo il modo, la medicina giusta per tirargli fuori quello che ha dentro”.

Questa può essere considerata la partita della svolta per l’autostima della squadra?

“E’ una vittoria che sicuramente ci dà morale ed autostima e penso che ci mancasse una vittoria contro un avversario così importante. Questo serve a darci ragione, maggiore fiducia e coraggio in quello che stiamo facendo e provando. L’atteggiamento deve sempre essere questo, sappiamo che quando siamo completi e quando riusciamo ad esprimere in campo tutto quello che proviamo in allenamento con coraggio, concentrazione e convinzione, possiamo vincere contro chiunque perché abbiamo le qualità per farlo. Poi bisogna mantenere questo standard e cercare sempre di migliorarci”.       

Come giudica la prova di Boyè?

“Se avessi dovuto dire due nomi di giocatori che hanno fatto bene avrei detto Boyè e Barreca perché entrambi hanno avuto un compito difficile e sono stati all’altezza. Sono ragazzi giovani che hanno ampi margini di miglioramento e oggi hanno fatto molto bene sia sotto il profilo della qualità sia della quantità. Sono molto contento”.

Con Barreca, a differenza di Baselli, la scommessa state già iniziando a vincerla.

“Di Barreca, come ho detto anche prima di farlo giocare, se continua a crescere così come sta facendo può diventare uno dei migliori terzini sinistri in Italia. Ha disputato due partite di fila e ha fatto molto bene. Lui non deve accontentarsi e cercare sempre di avere fame, migliorarsi tutti i giorni e tenere i piedi ben piantati per terra. Vedo che è un ragazzo intelligente, equilibrato, quindi, non penso che ci saranno problemi, deve solo continuare così prendendo ancora più fiducia e coraggio in modo da mettere in pratica quello che sa fare”.   

Anche Hart oggi ha disputato la sua miglior partita da quando è arrivato al Torino.

“Hart oggi ha fatto alcune grandi parate, lo conosciamo tutti e sappiamo che è un portiere di grande esperienza internazionale che ha carattere e carisma. Sicuramente è un portiere che dà serenità e tranquillità a tutto il reparto difensivo e a tutta la squadra, questo è importante”.

Si è avuta l’impressione che lei abbia preparato la partita pensando di attaccare il lato più debole della Roma quello sinistro dove c’erano Peres e Fazio. E’ così?

“Sapevamo che loro avrebbero portato tutti e due i terzini in avanti e che ci sarebbero stati spazi dietro le spalle dei terzini poiché rimanevano con due difensori centrali, quindi, noi dovevamo essere bravi chiudere al limite e dopo ripartire con il nostro attaccante centrale e con gli esterni sulle fasce per creare il tre contro due. Abbiamo avuto diverse ripartenze e alcune le abbiamo sfruttate bene e altre potevamo sfruttarle meglio. E’ vero che abbiamo preparato in questo modo la partita”.

Ha preferito Rossettini a Bovo, che aveva fatto bene nelle precedenti gare, come valuta la partita di Luca?

“Si torna sempre al discorso che non ho undici titolari e undici riserve, ma ventidue giocatori che sono sullo stesso livello. Rossettini aveva disputato la prima partita con il Milan e dopo non aveva mia giocato perché non avevamo avuto tre partite in una settimana e Bovo aveva fatto bene. Oggi per Cesare sarebbe stata la terza partita in una settimana e tenuto conto della statura e della forza fisica dei giocatori della Roma mi sembrava più giusto, anche per tenere tutti sotto pressione, far giocare Rossettini, che è fisicamente forte in modo da marcare Dzeco sulle palle alte e su quelle inattive sia a favore sia contro. Luca ha fatto un’ottima gara. E’ un acquisto importante dimostra che tutti lavorano e vanno tenuti in considerazione e quando c’è la possibilità si deve farli giocare e loro, quando hanno la possibilità di giocare devono sfruttare l’occasione come ha fatto, questo è lo spirito giusto da professionisti”.

Complimenti era dal 1990 che il Torino non batteva la Roma in casa. In occasione del rigore chi ha deciso che doveva batterlo Iago Falque?

“Non lo so, non me ne frega un c… mi basta che calci il rigore uno che faccia gol. Se la palla la prende uno e va sul dischetto va bene se segna e se non segna non è la prima volta che capita e non sarà l’ultima. Iago Falque ha avuto coraggio e ha calciato e ha fatto gol. Scherzo, sì doveva tirare lui il rigore”.

Totti, che fra due giorni compirà quarant’anni, quando è entrato è stato applaudito da tutto lo stadio. Come l’ha visto in campo?

“Mah, non abbiamo avuto modo di vederci prima della partita e lui dopo la gara è venuto nello spogliatoio a salutarmi e abbiamo scherzato un po’ sul fatto della cena e gli ho detto che non mi deve portare in pizzeria, ma in un ristorante serio, come si deve. (Alla vigilia della partita Mihajlovic aveva detto che era stato lui a suggerire a Boscov di far esordire il giovane Totti in serie A e che Francesco non gli aveva mai pagato una cena per ringraziarlo, ndr). Sono stato contento, l’ho visto crescere e adesso che sta per smettere di giocare tutto lo stadio l’ha applaudito e penso che se lo meriti perché vederlo ancora giocare e regalare certi assist magnifici come solo lui sa fare è sicuramente una cosa molto bella per il calcio. L’ho visto abbastanza bene, quando ha la palla la sa trattare meglio di tutti. Vedremo quando smetterà di giocare, ma oggi gli facciamo gli auguri per i quarant’anni, anche se da vicino mi è sembrato più vecchio dell’età che ha (ride, ndr)”.

Come stanno Obi e De Silvestri che hanno chiesto il cambio per problemi fisici?

“Mi sa che Obi si sia stirato e De Silvestri era meglio se si fosse fatto male prima così non avrebbe procurato il rigore per la Roma, ha un problemino al ginocchio, ma non so l’entità, vediamo. Obi mi ha detto che ha sentito una fitta e mi dispiace perché stava giocando moto bene, invece, per De Silvestri non dovrebbe essere un infortunio grave, però, vedremo”.