Mihajlovic: "Contro la Juve con noi giocherà tutta la nostra gente"

10.12.2016 14:27 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Mihajlovic: "Contro la Juve con noi giocherà tutta la nostra gente"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

L’allenatore del Torino, Sinisa Mihajlovic, ha parlato in conferenza stampa per presentare la sfida con la Juventus. Con lui ha portato tre ospiti.

Prende la parola il mister: "Oggi in conferenza stampa ho portato alcune persone che domani giocheranno il derby. Renato Cornaglia detto Socrates, tifoso storico della Maratona, che sarà con noi anche se non scenderà in campo, ma sarà con noi da grande tifoso. Gianluca Finetto, magazziniere e anche lui giocherà insieme a noi il derby. Amos Ferini, il figlio del grande Giorgio. Capitano dei capitani che incarnava ilo spirito del Toro e da lassù ci guarderà come sempre. C'è il meno famoso (ride, ndr), il nostro capitano, che domani giocherà. La Juve è la squadra favorita, ma deve sapere che domani giocherà contro tutta la nostra gente. Contro tutti quelli che lavorano nel Torino e contro tutta la nostra gente. Suderanno sette camicie. Non so se sarà rispettato il pronostico, ma so che noi usciremo a testa alta e giocheremo da Toro”.

Mihajlovic, dopo aver lascito la parola ai suoi ospiti, prosegue: "Vorrei vedere un derby bello, pieno di intensità e di colori, ma con correttezza. Nel derby c'è intensità, passione, ma comunque è un gioco. La Juventus ha giocatori forti, sono pericolosi sulle palle alte e inattive e faranno una grande partita. Devono tuttavia stare attenti perché noi abbiamo il secondo attacco della Serie A e la nostra squadra ha qualità. Come diceva Boniperti, il risultato non importa. Conta solo vincere. Noi dobbiamo giocare secondo i nostri principi. Come diceva Boskov le partite si possono vincere, pareggiare e perdere, ma a me interessa come si gioca".

Cosa è la Juventus per Mihajlovic? "C'è una frase che ha detto Trapattoni: è come un dragone che se gli tagli la testa ne ricrescono due. Ho rispetto per la Juve, ma non paura. Farò e faremo di tutto domani per batterli, sappiamo che sarà difficile ma giocheremo cercando di seguire i nostri principi. Usando la testa e ognuno sarà concentrato sul suo compito".

Come ha vissuto la settimana? Si è lasciato trasportare dall'aria che si vive in città? "Cerco sempre di essere lucido e so che in città tutti tengono molto al derby, ho trascorso la settimana tranquillo e sereno. L'ho vissuta come ogni altra partita, i derby sono gare più facili da preparare e non c'è bisogno di caricare nessuno perché chi va in campo sa quello che deve fare".

Sfida a distanza tra Higuain e Belotti, saranno loro gli uomini derby? "Sono uomini da cento milioni di euro. Per Higuain li hanno già versati, per il Gallo per fortuna non ancora. Sono calciatori importanti, possono risolvere le partite come altri calciatori. Alla fine vince la squadra, non il simbolo”.

La gara disputata dal Genoa contro i bianconeri può essere un esempio per voi? "Non giochiamo a tutto campo, uno contro uno. Noi siamo abituati a giocare alto e pressare, lo faremo ma ci vuole coraggio e convinzione per farlo. Speravo che la Juve non perdesse prima di giocare con noi, come ci è successo prima della gara con la Sampdoria. Tuttavia sapevo che prima o poi avremmo perso e la Juve si è ripresa, perché è una grande squadra. Ma noi dobbiamo giocare da Toro. Se così dovesse essere, qualsiasi risultato sarà accettato con più serenità".

Nella storia del Toro vincere il derby valeva la stagione, oggi è diverso? "Sicuramente, ho raccontato che quando arrivai a Roma la prima cosa che mi chiesero i tifosi fu vincere il derby e per me vincere solo il derby è una mentalità provinciale. Non basta vincere il derby e poi vivere di rendita. E' una partita importante, ma porta - come tutte le altre - solo tre punti".

E’ vero che in passato è stato vicino alla Juventus? “Non c'entra niente con al partita, é il primo derby da capitano. So che è una grande responsabilità e sono a deposizioni come tutti gli altri compagni”.

Vede concentrati i suoi calciatori? “I miei giocatori sono sempre concentrati, se qualcuno non lo è ci sono io per farlo concentrare. Le aspettative sonno alte e sappiamo che tutti i nostri tifosi vogliono vincere, questo per noi è motivo d'orgoglio e per strada qualche tifoso juventino dice che non è così convinto che loro possano vincere. Questo è motivo di altro orgoglio. Se giocheremo da Toro e saremo concentrati, possiamo fare bene. Il ko contro la Juve quando allenavo il Milan? E' costato il mio esonero, ma nelle partite ci sono episodi che alle volte condizionano la situazione".

Da allenatore ha vinto più derby che da giocatore, è un caso? Rocchi è l'arbitro del match, che cosa ne pensa? "Non mi preoccupo degli arbitri, sono tutti bravi e possono sbagliare come tutti. Non dobbiamo pensare all'arbitro ma a noi stessi, nel bene e nel male. Vinceremo o perderemo al di là dell'arbitraggio. Mi fido degli arbitri. Per l'altra domanda, vuol dire che con l'età si migliora, anche perché peggio non potevo farlo (ride, ndr)".

La forza di una squadra è non snaturarsi di fronte gli avversari, in settimana ha pensato a qualche modifica? "Noi giochiamo sempre nello stesso modo, abbiamo i nostri principi ma dipende anche dagli avversari e da chi di noi può esserci in campo. Per noi non ci sono avversari forti o deboli, c'è solo un avversario da battere. Si deve sempre fare una gara offensiva tenendo conto ovviamente degli avversari e delle loro caratteristiche. Dipende molto da noi, poi la Juve potrà essere brava e chiuderci senza lasciarci spazi. Non dobbiamo avere paura, altrimenti si perde".

Sulle palle alte avete ancora problemi? "E' un problema, anche durante la rifinitura cercheremo di parlarne e stare attenti. La Juve ha tanti giocatori capaci di agire sulle palle alte e hanno risolto tante partite grazie alle palle inattive".

Valdifiori ai tempi dell'Empoli metteva belle palle al centro. Domani il Torino sarà più attento in queste situazioni? "Per Valdifiori dipende anche chi prende la palla su tiro da fermo, vedremo domani che cosa riusciremo a fare".