Mercato a - 3: mancano due acquisti e Quagliarella ha estimatori

Non ancora chiusa la trattativa per il centrocampista di ragionamento e più ancora di un altro attaccante al Torino servirebbe un secondo uomo per la mediana.
30.01.2015 07:00 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Mercato a - 3: mancano due acquisti e Quagliarella ha estimatori
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Ormai il tormentone del mercato di riparazione sta volgendo al termine, qualcuno dirà per fortuna, ma nell’ambiente granata non c’è molta soddisfazione. Sono arrivati Maxi Lopez e Ichazo e sono andati via Larrondo, Nocerino e Ruben Perez, senza rimpianti, ed anche Gillet. Il computo dice due a quattro con la rosa che è passata da ventisette elementi a venticinque e la squadra è impegnata in due competizioni, campionato ed Europa League. Il presidente Cairo aveva detto che a gennaio le operazioni in entrata sarebbero state due o tre: un centrocampista di ragionamento e due attaccanti, uno abbastanza giovane e uno abbastanza esperto e con la testa di Moretti e che sappiano attaccare la profondità come vuole Ventura. Tenendo conto che Ichazo è arrivato per sostituire Gillet e quindi non rientra nei famosi due o tre giocatori in entrata poiché è un portiere e non un centrocampista o un attaccante e Maxi Lopez diciamo che è l’attaccante abbastanza esperto, manca sicuramente ancora il centrocampista di ragionamento. Visto che Barreto resta un’incognita, dopo essere stato messo fuori rosa e reintegrato ha avuto una lunga influenza e adesso sta cercando di recuperare la forma, che Amauri è scivolato nelle gerarchie da quando è arrivato Maxi Lopez e che Martinez è giovane e deve avere il tempo per crescere un altro attaccante non sarebbe del tutto superfluo. Ma ammettiamo pure che siano sufficienti gli attaccanti che ci sono, pensare ad una mezz’ala destra o comunque a un secondo centrocampista, poiché Sanchez Miño da tempo è ai margini della rosa, sarebbe una buona idea che metterebbe al riparo da problemi in caso di squalifiche, infortuni o cali di rendimento di qualche centrocampista. Affermare quindi che due altri giocatori servono eccome non è pretendere troppo, ma volere il bene del Toro.           

 

Il Torino in campionato può fare un po’ meglio rispetto a quanto fatto nel girone d’andata, per riuscirci basterebbe che non perdesse, quindi anche solo pareggiasse, con il Verona e il Sassuolo e andasse oltre il pareggio almeno in una partita fra quelle con Atalanta, Empoli e Chievo e grazie alla vittoria sull’Inter i granata conquisterebbero sei punti in più. Obiettivo più che raggiungibile. Per quel che riguarda l’Europa League, poiché l’avversario ai sedicesimi di finale è l’Athletic Bilbao che sta vivendo un periodo negativo nel suo campionato, cinque sconfitte consecutive, ipotizzare che il Torino, in serie positiva da sette gare sempre parlando del campionato, riesca a passare il turno è più che lecito, verrebbe da dire doveroso. Poiché le aspettative non sono eccessive e dal Torino non si pretende chissà che il fatto che non siano ancora arrivati tutti i rinforzi e che forse si dovrà attendere fino alle ultime battute del mercato per l’annuncio dei nuovi lascia un senso di delusione, che potrà essere colmato se saranno raggiunti gli obiettivi, ma che aumenterà sicuramente se ciò non avvenisse.

 

Una considerazione su Quagliarella va fatta. Fabio è l’attaccante che fra campionato ed Europa League ha segnato di più, otto gol, è l’unico che quando ha calciato i rigori non ha sbagliato, in campo si sacrifica e non poco e non lesina l’impegno. In questa sessione di mercato più volte è stato accostato ad altre squadre e da parte del Torino non è mai stato dichiarato incedibile, magari la dirigenza e l’allenatore non hanno mai neppure ipotizzato di privarsene, però pubblicamente non lo hanno mai detto a chiare lettere. Da Quagliarella si aspettavano tutti più gol? Sì, ma in troppe occasioni non è stato messo nella condizione di essere un cecchino sottoporta, quindi non si possono addossare tutte le colpe a lui. A tre giorni dalla chiusura del mercato il nome di Quagliarella continua a circolare e anche se questo non crea problemi al diretto interessato, come lui stesso ha dichiarato, lascia una zona d’ombra che non mette serenità. Magari Quagliarella viene ceduto e al suo posto arriva un attaccante che segna una valanga di gol, magari invece chi dovesse sostituirlo non fa più di quanto riuscirebbe a fare lui. Nel dubbio meglio che Quagliarella resti in granata, tanto male non ha fatto e potrebbe anche fare meglio.