Le uscite proseguono ma in entrata solo Maxi Lopez. E gli altri?

In attesa di sviluppi per Ilicic e Zapata torna in auge Kone e si affacciano Dessena, Castro, Munari, Costa e Chibsah. Larrondo va in Argentina al Tigre.
23.01.2015 11:13 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Le uscite proseguono ma in entrata solo Maxi Lopez. E gli altri?
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Fra dieci giorni il calciomercato chiuderà i battenti e termineranno tutti i tormentoni, magari alla fine il Torino potrà “spernacchiare” gli scettici con gli arrivi di Ilicic o Zapata e Kone o Dessena, oltre a quello di Maxi Lopez già andato in porto, oppure no perché gioco o forza la società dovrà ripiegare su altri profili. La ridda di giocatori accostati al club granata è stata lunga e lo sarà ancora, i tifosi da questo punto si mettano l’animo in pace. Pinilla, Giovinco, Osvaldo, Destro, Bergessio, Defrel, Muriel, Kurtic, Ledesma, Borini, Gilardino, Kucka, Baselli, Saponara, Cigarini, M’Vila, Krsticic, El Shaarawy e in più qualche altro e i già citati Ilicic, Zapata, Kone e Dessena, alcuni sono definitivamente tramontati, altri sono stati accostati al Torino ma non erano veri e propri obiettivi o per caratteristiche tecniche o per costi eccessivi, altri ancora rimangono in ballo e potrebbero esserlo fino a ridosso del due febbraio, quando si chiuderanno le contrattazioni. Passando i giorni e non arrivando nessuno è ovvio che spuntino nomi più o meno nuovi come Castro, Munari, Costa e Chibsah.

 

Se sul fronte partenze i tifosi non si stracciano le vesti per gli addii di Nocerino, Ruben Perez e Larrondo, che ha preso un aereo per tornare in Argentina dove si accaserà al Tigre in prestito con diritto di riscatto, su quello dei potenziali arrivi sono preoccupati, delusi e anche incavolati. Il neo granata Maxi Lopez è stato decisivo per la vittoria sul Cesena e se continuerà a essere utile alla causa può rivelarsi un rinforzo vero, ma non basta e lo stallo che si sta verificando nelle trattative fa crescere l’apprensione che alla fine non arriveranno i rinforzi auspicati, al più si sostituirà chi è andato via con seconde o terze, per non dire anche quarte, scelte.

 

Intanto sul fronte del campo, prima che chiuda il mercato, ci sono da affrontare Inter e Sampdoria, con i nerazzurri che hanno l’obbligo di vincere se vogliono risalire la classifica e raggiungere l’obiettivo del terzo posto per disputare nella prossima stagione i preliminari di Champions League. L’attuale ottavo posto, in coabitazione con Milan e Palermo, della squadra di Mancini e i sette punti di differenza con Napoli e Sampdoria, che sono terze, non permette all’Inter di lasciare altri punti per strada. Per quel che riguarda il secondo impegno del Torino, quello con la Sampdoria, il discorso è lo stesso in quanto a difficoltà della partita perché i granata si troveranno ad affrontare una squadra che ha trovato i giusti equilibri e che sta lottando per un traguardo prestigioso per cui non mollerà proprio adesso che il campionato entra nel vivo. Senza fare i pessimisti, ma se il Torino nelle prossime due partite non raccoglierà punti i sei che oggi lo separano dal Cagliari terzultimo molto probabilmente si ridurranno e a quel punto i mancati o tardivi e forse di ripiego rinforzi potrebbero rendere l’ambiente decisamente più deluso e incavolato.
Il tredicesimo posto e i ventidue punti attuali del Torino meriterebbero più considerazione perché pongono la squadra non così distante, solo quattro lunghezze, dal centro della classifica, ma se non arrivano i rinforzi promessi, quindi ritenuti fondamentali anche dalla società, si finirà per continuare a guardare chi c’è alle spalle, non perché si è pessimisti, ma perché non si può fare diversamente.