L'annata negativa ha abbassato il valore dei giocatori del Torino

Glik e Martinez sono esempi emblematici che il rendimento inferiore alle aspettative sommato a quello della squadra ne abbiano svalutato il cartellino. Zappacosta è un altro aspetto della questione.
27.04.2016 07:00 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per Torinogranata.it
L'annata negativa ha abbassato il valore dei giocatori del Torino
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

I risultati nel calcio contano tantissimo e un’annata negativa pesa non solo sulla classifica, ma anche sui bilanci perché per quanto il singolo possa non essere incappato in una stagione no finisce comunque per subire un danno dalle prestazioni non positive della squadra. Se poi il singolo ha contribuito alle difficoltà del gruppo la sua svalutazione è ancora maggiore. Il Torino che ha quasi tutti giocatori di proprietà, tranne Immobile, e con contratti lunghi, a parte Castellazzi e Farnerud che sono in scadenza, rischia di patire maggiormente un ribasso del valore dei suoi tesserati.

Un calciatore come, ad esempio, Glik al termine dello scorso torneo, grazie agli otto gol fatti fra campionato ed Europa League, aveva di molto accresciuto il prezzo del suo cartellino, anche perché essendo un difensore centrale aveva realizzato tante reti e faceva parte, contribuendovi in modo significativo, di una difesa fra le più impenetrabili della serie A. Quest’anno a causa di ripetuti svarioni difensivi e sommato al fatto che la difesa del Torino non è più così solida Glik vale meno. E’ la legge del mercato. Se quindi a fine stagione il capitano volesse andare via o la società decidesse di provarsene per il presidente Cairo sarebbe meno agevole riuscire a spuntare lo stesso prezzo che avrebbe potuto ottenere se lo avesse ceduto l’estate scorsa.

Altro esempio significativo potrebbe essere Martinez. Se società e allenatore decidessero che il giocatore non rientra più nei piani o lui volesse andarsene in cerca di maggior spazio altrove il fatto che il venezuelano, al suo secondo campionato in serie A, abbia faticato a ritagliarsi uno spazio e continui ad avere grandi difficoltà a segnare renderebbe più difficile piazzarlo in qualche altra squadra. Non basta che Martinez sia rapido e sappia aggredire lo spazio perché per un attaccante realizzare pochi gol è una nota molto negativa. Quante altre società potrebbero essere interessate a lui? E soprattutto di quale livello? Il rischio che anche club di medio-bassa classifica in fase di trattativa facciano pesare che Martinez segna pochissimo è concreto.

Si potrebbero fare tanti altri esempi, come quello di Zappacosta che un po’ perché chiuso da Peres, un po’ per qualche tutto sommato live acciacco e un po’ perché forse Ventura non lo vede poi così tanto, infatti, anche quando c’è stata emergenza sulle fasce lo ha schierato pochissimo, ha finito per giocare 1109 minuti in 22 presenze e per essere uno che è costato circa 6 milioni di euro è un po’ poco.
Nella valutazione complessiva che Cairo e Petrachi dovranno fare di questa stagione tutto questo dovrà essere molto ben soppesato in modo da prendere le decisioni più utili per non continuare a perpetrare questi che non possono non essere definiti problemi.