Joe Hart: "Guardiola ha fatto le sue scelte per il bene del City, non è la mia priorità ora tornare in Premier"

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Una lunga intervista è stata quella rilasciata dall'estremo difensore del Toro Joe Hart alla BBC. Il nazionale inglese, di proprietà dei Citizens, ha parlato del manager che lo ha ceduto e del suo futuro, ancora nebuloso: "Se sono arrabbiato con Guardiola? No, giocando in una grande squadra avevo messo in conto che le cose potessero cambiare rapidamente. Lui ha fatto la sua scelta, quella di puntare su un altro portiere che avrebbe potuto fare il meglio per il Manchester City. Il mister è stato molto onesto con me, mi ha parlato chiaro sin da subito e non ho nessun motivo di acredine con lui. Per un portiere è molto difficile dimostrare il proprio valore e far cambiare idea al tecnico: non è come per gli altri ruoli dove anche solo 10 minuti possono far cambiare le gerarchie. Per noi estremi difensori, o si è dentro o si è fuori".

Sulla scelta di giocarsi la stagione a Torino ha poi affermato: "Non avevo moltissime opzioni, ma quando il mio agente mi ha ragguagliato sulla possibilità di giocare titolare al Toro ero molto contento. Giocare e mettersi in mostra per la nazionale è importante, anche se Southgate non guarda molto le presenze, ma il valore generale dei giocatori".

In granata e in Italia comunque Joe si trova alla grande: "A Torino sto benissimo, sono rimasto impressionato da subito dall'affetto dei tifosi, mi hanno accolto alla grande, come non mi aspettavo. Anche i tifosi dell'altra squadra cittadina mi hanno ben accolto, mostrandomi rispetto. Il derby è simile a quello di Manchester? Si, anche se con la Juve giochiamo su due piani differenti: molto diversi gli obiettivi tra i due team. City e United invece lottano per i medesimi traguardi". 

Il futuro? Joe non si sbilancia: "Tornare in Premier League adesso per me non è una priorità: rimane il mio campionato preferito e lo seguo sempre, ma adesso devo pensare solo al Toro. Ad ogni modo, se qualcuno me lo chiedesse, potrei soltanto dire cose positive sul mio trasferimento al Torino“.