Iturbe per rendere più variegato l’attacco del Torino

Iago Falque, Belotti e Ljajic sono uno degli attacchi più forti della serie A, però, a Mihajlovic serve un’alternativa che sia più affidabile di quella che rappresentano Martinez, Maxi Lopez e Boyé.
28.12.2016 07:00 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Iturbe per rendere più variegato l’attacco del Torino
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Il Torino ha un attacco con i fiocchi, infatti, con 36 gol è il terzo della serie A con quello della Juventus e solo quelli di Napoli e Roma hanno segnato di più, rispettivamente quaranta e trentanove reti. Belotti è già andato a segno13 volte, come Dzeko, e ha realizzato un solo un gol in meno dell’attuale capocannoniere Icardi. I suoi compagni di reparto, i titolari come lui, Iago Falque e Ljajic si sono dati abbastanza da fare: Falque è a quota 8 come Théréau, Salah e Kalinic, mentre Ljajic ha centrato cinque volte il bersaglio 5 come Pjanic, Falcinelli, Keita, Insigne, Suso, Hamsik, Kurtic e Zapata. A completare il gruppo di chi è andato a segno nel Torino ci sono anche Baselli e Benassi con 4 gol a testa e Martinez e Rossettini con 1. A parte Martinez che è un attaccante, gli altri granata che completano il reparto più avanzato Boyé e Maxi Lopez di reti finora in campionato non ne hanno realizzate e per dirla tutta il venezuelano ha un bottino veramente striminzito per questo nel mercato di gennaio la società, su input di mister Mihajlovic, fra i rinforzi cerca anche un attaccante.      

Il più accreditato a vestire la maglia granata è Iturbe della Roma, il paraguaiano è un’ala destra che può giocare anche a sinistra e fare la seconda punta, sarebbe l’alternativa a Iago Falque in prima battuta e a Ljajic in seconda. Il giallorosso è rapido e abile nel dribbling e con Spalletti sta trovando pochissimo spazio, infatti, finora in questa stagione in campionato ha collezionato 5 presenze per complessivi 38 minuti, in Europa League 6 gettoni per 400 minuti - almeno in questa competizione è sempre partito titolare tranne che nella partita di ritorno con l’Austria Vienna - e nelle qualificazioni in Champions League 1 presenza per 38 minuti, ma anche nella stagione precedente fra Roma e Bournemouth non aveva giocato molto accumulando un totale di soli 831 minuti. Indubbiamente si tratterebbe di un giocatore da rilanciare e proprio per questo motivo potrebbe rappresentare uno stimolo per Falque e Ljajic, che hanno finora fatto abbastanza bene, ma che possono e devono fare ancora di più.

Per ottenere Iturbe il Torino si è già mosso e si sta muovendo, ma in Italia deve battere la concorrenza del Genoa che può inserire nella trattativa Rincon che interessa alla Roma, ma ad agevolare l’operazione potrebbe essere anche Perotti che era già stato oggetto di trattativa quest’estate fra il club ligure e quello capitolino senza che poi andasse in porto l’operazione tanto più che nelle ultime ore la Juventus sembra aver scavalcato la concorrenza ed essersi aggiudicata Rincon. Il Torino ha in mano due carte per arrivare a Iturbe: i riscatti immediati di Falque e Castan, entrambi in prestito. Per Falque il diritto di riscatto era stato già concordato a 6,5 milioni per giugno e la società granata per anticipare vorrebbe uno sconto, mentre per Castan, proveniente dal precedente prestito alla Sampdoria, l’accordo era solo verbale fra giallorossi e granata e la cifra è di 4,5 milioni. Iturbe ha un contratto con la Roma fino al 30 giugno 2019, guadagna circa 1,5 milioni netti a stagione e il valore del suo cartellino si aggira sui 10 milioni, molto meno dei 22 più 2,5 di bonus e 1,6 di commissioni dati all’Hellas Verona per aggiudicarselo nel luglio 2014. Il rischio di una minusvalenza è altissimo, quindi, la Roma ha tutto l’interesse nel sistemare il giocatore presso una squadra che può valorizzarlo e su questo il Torino potrebbe fare leva.