Il Torino pareggia con il Sassuolo. I gol: due rigori molto dubbi

Berardi e Quagliarella firmano il pari. Nessun granata diffidato è stato ammonito, tutti a disposizione per il derby. Il Torino nel finale avrebbe potuto attaccare di più cercando con maggiore determinazione la vittoria.
19.04.2015 16:19 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Il Torino pareggia con il Sassuolo. I gol: due rigori molto dubbi
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

L’arbitro Calvarese, scontentando tutti, ma finendo per avere un metro di giudizio tutto sommato unanime, è stato il protagonista dei due gol della partita, infatti, ha assegnato due rigori molto dubbi: il primo al Sassuolo e il secondo al Torino. Al 45’ in area Calvarese ha visto un contatto fra Glik e Floro Flores, per la verità il granata era un po’ in ritardo e per non fare fallo si è fermato e il nero-verde per evitarlo ha saltato, ma forse non lo ha evitato del tutto ed entrambi sono finiti a terra. Primo rigore, anche se i giocatori del Torino hanno protestato e Floro Flores non si è lamentato quasi per nulla. Berardi dagli undici metri non ha fallito e ha spiazzato Padelli. Al 58’ ancora un contatto fra Glik e Floro Flores, questa volta nell’area del Sassuolo. Secondo rigore, anche in questo caso sono state vane le proteste a parti invertite. Quagliarella è andato sul dischetto, ha tirato e segnato pareggiando i conti. Per dirla tutta, se proprio un rigore doveva essere concesso l’occasione meno dubbia sarebbe stata quella del 78’ quando Cannavaro ha dato in area una spintarella a Quagliarella che è caduto, ma in questo caso Calvarese non è intervenuto. La nota più positiva in chiave granata della partita è che Padelli, Moretti e Quagliarella non  sono stati ammoniti quindi, pur essendo diffidati, non salteranno il derby, al pari di Maksimovic, Gazzi e Amauri che sono stati tenuti in panchina da Ventura.

 

Il pareggio fra Torino e Sassuolo alla fine, per quello che si è visto in campo, lascia un po’ di rammarico ai granata che soprattutto nella seconda parte della ripresa avrebbero potuto con maggiore determinazione attaccare per cercare il gol della vittoria, mentre per il Sassuolo alla luce anche delle tante assenze dovute a infortuni (Pegolo, Polito, Terranova, Antei, Vrsaljko, Gazzola, Magnanelli e Donis) più quella per squalifica di Missiroli un punto può stare bene. Di Francesco ha dovuto cambiare il modulo schierando la squadra con il 3-4-3 per sopperire all’assenza di Magnanelli che non ha un sostituto che possa farne le veci, anche perché era assente per squalifica Missiroli, che seppur con caratteristiche differenti in passato in casi d’emergenza aveva ricoperto il suo ruolo. Ventura non si è fatto condizionare più di tanto dalle diffide che gravavano i suoi giocatori e ha scelto di affrontare il Sassuolo affidandosi alla coppia d’attacco formata da Quagliarella e Martinez, tenendo Maxi Lopez inizialmente in panchina così come Peres, e schierando in mediana Darmian, Benassi, Vives, Farnerud (El Kaddouri era squalificato) e Molinaro. Sicuramente il Torino è stato più reattivo del Sassuolo e ha saputo sfruttare la superiorità numerica a centrocampo, cinque contro quattro, soprattutto nel primo tempo. Martinez fino a quando è stato in campo ha fatto vedere buone giocate, ma deve ancora migliorare e parecchio nell’esecuzione del tiro finale. I padroni di casa, invece, non sono riusciti a capitalizzare le sovrapposizioni di Lazarevic che permettevano a Berardi di proporsi, quando si creava l’occasione, come seconda punta e hanno pagato un po’ in fase di non possesso palla il poco sacrificio di Zaza che sarebbe dovuto andare di più a contrastare Vives, che ha potuto in più di un’occasione agire senza il controllo diretto dell’avversario. Inoltre il Sassuolo ha dimostrato difficoltà d’intesa fra centrocampisti ed attaccanti che non sempre eseguivano i movimenti giusti facendo sfumare potenziali azioni offensive. Il Torino ha avuto molte più occasioni per segnare del Sassuolo però non ha saputo sfruttarle, così come i padroni di casa, non inquadrando lo specchio della porta: 5’ e 68’ Quagliarella, 10’ Berardi, 24’, 25’ e 33’ Martinez, 39’ Zaza, 51’e 62’ Bovo, 65’ Acerbi, 79’ Sasnsone, 92’ Cannavaro. Consigli è stato senza dubbio il migliore in campo dei suoi intervenendo su Quagliarella 12’ (tiro debole) e 88’, Benassi 18’ e 33’, Maxi Lopez 61’.    

 

Il risultato rischia di essere ben poco utile per il Torino perché la conquista di un solo punto a Reggio Emilia non lo avvicina al sesto posto, i granata non hanno sfruttano il pareggio di ieri della Sampdoria con il Cesena per diminuire la distanza con i blucerchiati e se il Genoa non farà un passo falso con il Palermo resteranno dietro ai rossoblu all’ottavo posto, in attesa di sapere che cosa farà la Fiorentina lunedì sera con il Verona. L’Europa League in questo momento sembra un po’ più lontana, ma nonostante tutto nulla è ancora perduto e il Torino ha l’occasione di rifarsi già domenica prossima con la Juventus che dopo aver battuto ieri sera la Lazio e se mercoledì passerà il turno in Champions eliminando il Monaco potrebbe sentirsi un po’ appagata ed essere meno determinata del solito lasciando qualche chance in più al Torino, che è alla ricerca di punti con i rivali di sempre dal 26 febbraio 2008, l’ultima volta che strappò un pareggio. All’andata ci andò vicini, ma non bastò, quindi questa potrebbe essere la volta buona se i granata saranno concentrati e precisi ben più di quanto lo sono stati oggi con il Sassuolo, però si sa che le motivazioni che ci sono in un derby sono uniche: basta tramutarle in gol.