Il paradosso del Torino: punti effimeri e soddisfazioni

I confronti con il recente passato dicono che questo Torino e più forte, ma l’Europa League resta un sogno nel cassetto. Belotti diventa un super bomber, però, potrebbe andare via.
07.03.2017 07:00 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Il paradosso del Torino: punti effimeri e soddisfazioni
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Migliorarsi è sempre motivo d’orgoglio e il Torino lo sta facendo, infatti, a parità di giornate disputate ha sette punti in più rispetto all’anno scorso e tre in più rispetto alla stagione in cui centrò l’Europa League, seppur vi arrivò perché il Parma non ottenne la licenza Uefa. Questo trend positivo rispetto al passato però ha un sapore dolce-amaro poiché se anche a fine campionato i numeri continueranno a essere migliori rispetto al passato quello che resterà in mano sarà poco: un piazzamento nella prima metà della classifica senza accedere all’Europa League. Certo, si saranno valorizzati dei giovani e Belotti ha saputo consacrarsi e assurgere fra i migliori bomber nostrani, ma niente di più se attorno al “Gallo” non sarà costruita una squadra abbastanza forte da fare quel passo in avanti che riporta il Toro in Europa.

Alcuni diranno che se anche a fine campionato Belotti andrà via con i cento milioni della cosiddetta clausola rescissoria si può rifare la squadra potenziandola a dovere. Vero, ma va ricordata la politica societaria che Cairo ribadisce tutte le volte che parla del Torino e l’ha ripetuto anche ieri prima di entrare all’Hilton Hotel di Fiumicino dove si svolgeva l’elezione del presidente federale: “La piazza mi contestava qualche anno fa perché avevamo ottenuto meno di quanto i tifosi si aspettavano. Ma non ho mai mollato perché gli errori che avevo commesso li avevo fatti in buona fede. Successivamente abbiamo cambiato la nostra politica, iniziando a puntare sui giovani. Stiamo togliendoci delle belle soddisfazioni”.

Già i giovani, ma lo stesso Belotti insegna che per loro ci vuole tempo, infatti, il “Gallo” alla sua prima stagione in granata ci ha messo il girone d’andata per ambientarsi e poi solo dopo questo periodo ha “alzato la cresta” e se a giugno salutasse chi prenderebbe il suo posto? Un altro giovane di belle speranze che magari farà anche meglio del “Gallo”, ma nel frattempo il Toro dovrà accontentarsi del solito piazzamento a metà classifica? Certo è una soddisfazione fornire alla Nazionale un bomber di livello e incassare cento milioni per un giocatore. Se basta accontentarsi di questo va tutto bene. Qualcuno, invece, pensa che si potrà parlare di essersi tolti delle belle soddisfazioni solo quando il Toro si sarà stabilizzato fra le più importanti squadre italiane e ogni anno lotterà fino all’ultima giornata per l’Europa League e se non sempre almeno spesso la disputerà anche, magari provando ad arrivare in finale. Ci sono punti che contano e altri che sono solo effimeri e ci sono soddisfazioni e soddisfazioni!