Il mercato di gennaio del Torino tra classifica e veri rinforzi subito utili

Vida è il nome più ricorrente per la difesa perché il croato ha ottime caratteristiche tecniche, ma destra perplessità sul fronte comportamentale.
14.11.2016 10:29 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per Torinogranata.it
Il mercato di gennaio del Torino tra classifica e veri rinforzi subito utili
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© foto di Marco Conterio

Sono due le variabili che caratterizzeranno il mercato del Torino a gennaio, la prima è fondamentale: la classifica. Se nelle prossime settimane la squadra continuerà a conquistare punti e mantenere, magari anche migliorando, l’attuale posizione in classifica, settimo posto, sarà fondamentale immettere nella rosa almeno un difensore centrale di qualità che innalzi il tasso tecnico e permetta di puntare nella seconda parte della stagione all’Europa League. In caso contrario è evidente che uno sforzo economico importante sarebbe abbastanza inutile, tanto vale tenere i soldi per il mercato estivo, che è per certi aspetti più facile poiché sulle trattative pesa meno il dover a tutti i costi trovare il giocatore che serve per portare a termine la stagione in modo positivo.

Il giocatore che più di tutti gli altri è in questo periodo accostato al Torino è Vida della Dinamo Kiev e nazionale croato. Già in estate il club granata aveva provato a prenderlo senza riuscirci poiché il giocatore era stato dichiarato incedibile. Il difensore interessa perché oltre ad avere il physique du rôle può ricoprire tutti i ruoli difensivi, come centrale posto sia a destra sia a sinistra e come terzino anche in questo caso capace di agire su entrambe le fasce, anche se preferisce la destra. In più, fattore assolutamente non secondario, è abile di testa quindi risulta particolarmente efficace sulle palle inattive poiché è bravo ad anticipare l’avversario e questa sua caratteristica è proprio quella che serve al Torino che difetta per gol subiti da palla inattiva o su cross spioventi in area dall’alto.

Vida costa non meno di 8-9 milioni di euro, cifra decisamente importante che ha senso sborsare già a gennaio se la squadra è competitiva e se il difensore è in grado di essere subito utile alla causa granata. E qui entra in ballo la seconda variabile che influisce sul mercato. Il difensore della Dinamo Kiev non ha mai giocato in Italia e quest’aspetto potrebbe significare che gli occorrerà del tempo per adattarsi al nostro campionato, ma nel girone di ritorno il tempo è ancor più tiranno che in quello d’andata e se il giocatore non si adatterà nel giro di un paio di settimane rischia di non essere un vero rinforzo. Nella stagione 2010-2011 quando andò in Germania al Bayer Leverkusen l’esperienza si concluse dopo un anno e non fu positiva con sole nove presenze in totale una in campionato e otto in Europa League, è vero che all’epoca aveva solo ventuno anni, però, si tratta pur sempre di un precedente, anche se superato poiché l’approdo in Ucraina alla Dinamo Kiev nel gennaio 2013 non ha comportato questi problemi. Semmai i problemi attengono ad altri fattori. In campo è parecchio irruento e questo lo porta a commettere falli evitabili con la conseguenza di rischiare cartellini gialli e rossi e lasciare la propria squadra in inferiorità numerica non è certamente una cosa positiva. Anche fuori dal terreno di gioco Vida non sempre è impeccabile, infatti, qualche volta eccede con l’alcool. Nel 2012 quando giocava nella Dinamo Zagabria fu multato, centomila euro, per aver bevuto birra sull’autobus della squadra e in quell’occasione dovette anche scendere dal mezzo, mentre una settimana fa il giocatore croato è stato fermato dalla polizia ucraina poiché guidava ubriaco dopo una notte di divertimenti e il suo tasso alcolemico è risultato cinque volte superiore al consentito e di conseguenza oltre alla multa gli è stata anche ritirata la patente. Non proprio comportamenti che depongono in suo favore.

Intervenire nel mercato di gennaio prendendo giocatori che completino la rosa e aumentino il tasso qualitativo può essere fondamentale per raggiungere l’obiettivo Europa League, ma non si possono sbagliare le mosse, quindi, solo giocatori di comprovata qualità ed esperienza, che non abbiano problemi d’inserimento e che assicurino comportamenti in campo e fuori ineccepibili.