Galliani dirigente del Torino? Una suggestione che ha suoi perché

I buoni rapporti fra Cairo e Galliani inseriscono il Torino tra i club dove potrebbe approdare l’attuale vicepresidente vicario e amministratore delegato del Milan.
18.11.2016 07:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per Torinogranata.it
Galliani dirigente del Torino? Una suggestione che ha suoi perché
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© foto di Francesco Fontana

Potrebbe essere solo una chiacchiera giornalistica l’approdo al Torino di Adriano Galliani, ormai in uscita dal Milan con l’arrivo dei nuovi proprietari cinesi. Chiacchiera suffragata dal fatto che l’attuale vicepresidente vicario e amministratore delegato rossonero da sempre ha ottimi rapporti con Cairo e in più è difficile pensare che un uomo che ha vissuto di calcio per decenni possa anche solo prendersi un periodo sabbatico, infatti, viene accostato a molti club italiani e stranieri e alla presidenza della Lega Serie A di cui è già stato presidente e vice presidente. Magari poi, invece, Galliani tornerà a occuparsi di televisione, come all’inizio della sua carriera imprenditoriale.

Ma al Torino quale incarico ricoprirebbe Galliani? E il direttore sportivo Petrachi che cosa farebbe? Partendo da quest’ultimo, oggi risponde solo a Cairo in quanto a gerarchie all’interno del club e si occupa del mercato, ma con l’eventuale arrivo di Galliani vedrebbe inserirsi fra lui e il presidente un’altra figura dall’importanza decisamente ingombrate. I due potrebbero convivere senza problemi con mansioni e incarichi ben definiti, ma anche no. Tornando a Galliani, con Cairo che sempre più deve occuparsi delle sue altre attività, Rcs in primis, il tempo che può dedicare al Torino inevitabilmente si riduce e potrebbe decidersi a delegare maggiormente e quindi un uomo dell’esperienza di Galliani sarebbe perfetto come amministratore delegato, figura che non è presente nell’organigramma societario del club granata.

Galliani porterebbe al Torino l’esperienza di un grande manager del calcio, può piacere e no, ma è un profondo conoscitore dei palazzi del potere pallonaro italico e anche internazionale e se Cairo gli fornisse un portafoglio adeguato, come fece per anni Berlusconi al Milan, non ci sono dubbi che lui contribuirebbe a far stabilire il Torino nei piani alti della classifica e a renderlo una squadra che frequenta regolarmente le coppe europee, non solo Europa League ma anche Champions League, senza eccedere nel pensare che il Torino potrebbe ripercorrere le orme del Milan in quanto a successi. Galliani dirigente granata al momento è solo una suggestione, ma quest’idea avrebbe una sua logica se Cairo volesse innalzare la soglia delle potenzialità del Torino.