ESCLUSIVA TG – Poggi: “I giovani di prospettiva del Torino daranno frutti nei prossimi anni”

28.04.2016 07:00 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per Torinogranata.it
ESCLUSIVA TG – Poggi: “I giovani di prospettiva del Torino daranno frutti nei prossimi anni”
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Paolo Poggi è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Poggi è stato attaccante del Torino dal 1992 al 1994 e dell’Udinese dal ‘94 al 2000, attualmente è il responsabile tecnico del settore giovanile dell’Udinese. Con lui abbiamo parlato della partita di sabato fra le sue ex squadre.

Torino e Udinese stanno concludendo una stagione con più ombre che luci, i granata hanno quattro punti in più e una vena realizzativa migliore, ma per il resto le squadre si equivalgono. Che partita possono offrire?

“Entrambe sicuramente hanno disputato un campionato sotto le aspettative, la differenza nella partita di sabato può essere rappresentata dal fatto che l’Udinese ha ancora la necessità di fare punti per raggiungere l’aritmetica salvezza, per cui solo questa motivazione può essere determinante. Per il resto le due squadre devono solo riscattare una stagione poco esaltante e immagino che le società stiano già pensando alla programmazione della prossima”.

Come si spiega una stagione con qualche alto e parecchi bassi a fronte di due rose sulla carta non così scarse?

“Ciclicamente questo tipo di stagioni capitano, purtroppo vedendola da tifoso di entrambe, perché non essendo strutturate come le grandi squadre alle volte s’incappa in campionati così. Dopo una stagione poco esaltante, secondo me, è importante non perdere l’equilibrio e la dimensione per queste società perché inevitabilmente bisogna ripartire da queste annate deludenti cercando di capire dove si è sbagliato e porre immediatamente rimedio in modo che non diventi la norma”.

Il Torino era partito creando grandi aspettative e poi si è “perso” non riuscendo a risolvere il problema dei gol subiti da palle inattive, continuando a ripetere disattenzioni che hanno fatto perdere parecchie partite e proponendo un gioco prevedibile. Colpe da ripartirsi fra giocatori, allenatore e anche società?

“Ci sono due chiavi di lettura, la più pessimistica potrebbe indurre a pensare che il numero dei giovani di prospettiva abbia inciso sull’andamento della stagione. La più ottimistica, per la quale io propendo, che è stata fatta una programmazione in ottica futura che ha provocato delle sofferenze poiché i giovani hanno commesso errori, ma che questi errori sono serviti loro per accumulare esperienza che tornerà utile nelle prossime stagioni. Il Toro ha una rosa sulla carta niente male, come si diceva prima, e se consideriamo che il niente male significa avere giovani piuttosto interessanti penso che questa sia una programmazione che porterà dei frutti nei prossimi campionati”.

In estate, quindi, il Torino non dovrà rivoluzionare la rosa, salvo la cessione di qualche big per motivi vari che dovrà essere ovviamente sostituito e il riscatto d’Immobile?

“No, io non credo molto alle rivoluzioni se c’è qualità nella rosa e il Torino ne ha. Piuttosto vanno analizzati bene gli errori che si sono susseguiti nel campionato, perché sono pericolosi se continuassero a sussistere anche in futuro, ma una volta analizzati e con il tempo necessario a programmare una nuova stagione penso che anche con gli stessi interpreti questi errori non saranno più ripetuti”.

Da attaccante, Maxi Lopez è un giocatore ormai a fine carriera o ancora utile? Martinez, che in due anni ha segnato molto poco e sbagliato tanti gol praticamente a porta vuota, merita fiducia o va ceduto?

“Credo che l’attacco vada un po’ implementato, a prescindere da come si concluderà la questione Immobile. Maxi Lopez è un giocatore importante senza dubbio, mentre Martinez ha commesso degli errori talmente evidenti che inevitabilmente fanno storcere il naso, ma ha anche effettuato delle giocate stupefacenti dal punto di vista della qualità. Determinare se il venezuelano sia un giocatore che prima o poi potrà fare la differenza è molto difficile, ma al di là degli errori grossolani che ha commesso mi viene da pensare che sono stati talmente eclatanti che, seppur reali, non possono essere sempre ripetuti”.

Tornando alla gara fra Udinese e Torino faccia un pronostico, anche se lei è diviso a metà sul tifo per queste due squadre.

“Le motivazioni legate alla classifica dell’Udinese devono fare la differenza. Oltretutto devo dire che nelle ultime partite casalinghe con il Napoli e la Fiorentina, che ho visto, l’Udinese ha fatto veramente due prestazioni di grande livello per cui se il Toro vuole invertire il pronostico non deve assolutamente sbagliare la gara dal punto di vista dell’approccio mentale perché se l’Udinese si ripete diventerà una gara molto difficile”.