ESCLUSIVA TG – Francini: “Il Toro ha le carte in regola per fare bene con il Copenhagen”

02.10.2014 07:00 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
ESCLUSIVA TG – Francini: “Il Toro ha le carte in regola per fare bene con il Copenhagen”
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Giovanni Francini è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Francini è cresciuto nelle giovanili del Torino e ha poi giocato in prima squadra dal 1980 all’87, con una parentesi nella Reggiana nella stagione ‘82-‘83. Con lui abbiamo parlato della sfida di questa sera d’Europa League con il Copenhagen.

 

Dopo essersi sbloccato in campionato il Torino deve riprendere il positivo cammino in Europa. Sarà un ostacolo il Copenhagen?

“Il Copenhagen è una squadra importante però anche il Toro non è da meno e quest’anno ha una rosa valida che può fare bene sia in campionato sia in Europa League e Ventura può valutare di volta in volta chi far giocare mettendo sempre in campo una formazione che sia all’altezza della situazione”.

 

Il Torino ha trovato equilibrio giocando con una sola punta di ruolo, ma questa sera qualche cosa cambierà perché in campo non ci sarà Bruno Peres non inserito nella lista Uefa e i danesi dovrebbero schierarsi con il 4-4-2. Mutare gl’interpreti e forse anche l’assetto potrebbe mettere in difficoltà la squadra?

“Credo che oramai il Torino abbia trovato il suo assetto quindi non penso che affrontare squadre che giocano con un modulo diverso possa costituire un particolare problema. Il Toro ha il suo gioco e può utilizzarlo con chiunque abbia di fronte avendo calciatori importanti e la possibilità di avvicendarli può permettere, se qualcuno fosse un po’ affaticato, di rifiatare senza che la squadra abbia dei contraccolpi”.

 

In campo si vedrà Amauri, il dubbio semmai è se sarà in coppia e con chi. Quagliarella ha segnato nelle ultime due partite però potrebbe partire dalla panchina. Giusto alternare questi due attaccanti o meglio farli giocare insieme?

“In attacco la coppia Quagliarella-Amauri è bene assortita perché Amauri è più uomo da centro-area utile sui palloni alti, mentre Quagliarella svaria di più sul fronte offensivo ed ha dei colpi da grande campione, quindi uno compensa l’altro poiché Quagliarella non è eccelso nei colpi di testa, ma lo è Amauri che però è un po’ meno tecnico del compagno”.

 

Ci saranno variazioni anche in difesa, posto però che in porta dovrebbe toccare ancora a Gillet.

“I portieri sono entrambi importanti e se gioca uno o l’altro danno sempre sicurezza, anche se in questo ultimissimo periodo Padelli ha avuto qualche difficoltà, può aver patito il ritorno di Gillet perché l’anno scorso non aveva la pressione di un compagno di reparto esperto e forte. Io sono dell’idea che un giocatore per rendere al massimo deve essere anche un po’ in competizione con chi gioca nel suo stesso ruolo, altrimenti quando si è troppo sicuri di essere sempre titolari si corre il rischio di adagiarsi. Gillet e Padelli stando un po’ sul chi va là devono contendersi una maglia da titolare e per farlo sono obbligati in allenamento e in partita a dare sempre il meglio e questo va a vantaggio del Toro”.

 

Con il Club Brugge Ventura aveva schierato dall’inizio i giovani Jansson, Gaston Silva e Benassi e potrebbe riaffidarsi a loro anche questa sera. Esperimento da riproporre?

“Il Toro è tornato dal Belgio con un pareggio dal valore importante perché conseguito con una squadra tosta, quindi questi ragazzi hanno dimostrato che possono andare in campo tutti insieme. I giocatori giovani se sono bravi devono avere l’opportunità di fare esperienza ed è giusto che giochino. Ventura secondo me è uno degli allenatori più bravi che ci sono in Italia e se reputa di fare giocare questi ragazzi vuol dire veramente che meritano di essere titolari e sono all’altezza di disputare questo tipo di competizione. Credo che il Torino ci tenga tantissimo ad andare avanti in Europa di conseguenza non sottovaluterà queste partite, fino a qualche anno fa le squadre italiane prendevano un po’ sottogamba l’Europa League facendo giocare chi trovava poco spazio in campionato, quasi non importasse nulla questa competizione, oggi penso sia diverso ed è sicuramente diverso per il Toro che non snobba di certo questa competizione. Nella partita con il Brugge la squadra non mi è dispiaciuta e sono certo che anche con il  Copenhagen vedremo in campo una formazione competitiva, se questi ragazzi non fossero bravi non farebbero parte del Torino”.

 

Faccia un pronostico.

“Non voglio fare pronostici perché non ci azzecco mai e non vorrei soprattutto portare male, ma dico che il Toro ha tutte le carte in regola per disputare una buona partita e giocarsela alla pari con il Copenhagen che è una squadra tosta, ma non più del Toro”.

 

Non c’è il rischio che soprattutto nel secondo tempo il Torino possa pensare alla sfida di domenica con il Napoli e quindi distrarsi un po’?

“Non credo, quando si giocano queste competizioni importanti si pensa sempre alla partita che si sta affrontando e non alle successive. Se mai può capitare che in campionato si pensi alla partita di coppa. Quando si gioca non si fanno calcoli se si è fatta una corsa in più e se si può essere un po’ stanchi in vista della gara successiva, a tutti i calciatori piace fare bella figura in ogni partita, a maggior ragione se si gioca in Europa si vuole dimostrare di essere bravi e di meritarsi un posto da titolare”.