Con il Cagliari il Torino ancora con il 4-3-3 che cambia sempre a gara in corso

Per la trasferta in Sardegna il Torino non si presenterà in campo con Ljajic schierato da trequartista, ma il serbo ha sempre licenza di agire seguendo il suo estro.
08.04.2017 07:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Con il Cagliari il Torino ancora con il 4-3-3 che cambia sempre a gara in corso
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Mihajlovic dopo aver paventato la possibilità di utilizzare Ljajic come trequartista non passerà al 4-2-3-1 o al 4-3-1-2 già con il Cagliari, infatti, al Sant’Elia si affiderà al consueto 4-3-3. Ma si sa che nella seconda parte della partita il tecnico serbo è solito variare il modulo e di solito predilige togliere un centrocampista e inserire una punta. Si affida a una squadra ancora più votata all’attacco soprattutto quando deve recuperare uno svantaggio o sbloccare il risultato. Il fatto che il mister non vari ancora un modulo differente non significa che Ljajic non abbia licenza di svariare sul fronte d’attacco inserendosi fra le linee oppure assumendo una posizione più centrale, magari non in maniera continua per tutta la gara ma lo si è già visto agire meno da esterno e più da trequartista. L’allenatore del Torino ha la fortuna di poter contare non solo sul trio d’attacco formato da Falque, Belotti e Ljajic, ma anche su Iturbe, Maxi Lopez e Boyè che possono rendersi pericolosi e che comunque aiutano la squadra quando sono mandati in campo.

Interessante sarà il confronto fra i reparti offensivi e non solo perché il Torino vanta l’attuale capocannoniere della serie A, infatti, ci saranno da una parte João Pedro alle spalle di Sau e Borriello e dall’altra il trio Falque (salvo che non gli venga preferito Iturbe), Belotti e Ljajic. I tre granata finora hanno garantito un numero di gol e di assist decisamente superiore a quelli realizzati dai tre rossoblù, 39 reti a 20 e 31 assist a 21. E’ vero che il Torino soffre di mal da trasferta e che il Cagliari ha un rendimento superiore in casa, però, gli attaccanti di Mihajlovic sulla carta hanno una marcia in più rispetto a quelli di Rastelli. Punto dolente di entrambe le squadre sono lo difese o meglio la fase difensiva, infatti, i sardi con le loro 59 reti subite si collocano al diciassettesimo posto per gol subiti e i piemontesi con 50 al quindicesimo in coabitazione con il Crotone. A prescindere da chi andrà in campo e dal modulo, il Torino deve dimostrare di saper vincere in trasferta, finora c’è riuscito solo con Palermo e Crotone, dal canto suo il Cagliari, se vuole chiudere il campionato al decimo posto, ha il dovere di conquistare più punti possibili.