Calcio e politica. Con la Fifa sotto accusa scoppia una nuova guerra fredda tra Usa e Russia

29.05.2015 17:58 di Marina Beccuti Twitter:    vedi letture
Calcio e politica. Con la Fifa sotto accusa scoppia una nuova guerra fredda tra Usa e Russia
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Chi l'avrebbe mai detto, Kruscev non c'è più, JFK è stato ammazzato a Dallas e l'URSS è sparita, lasciando spazio a tante olotte di identità. Non c'è più manco il comunismo e Presidente degli Stati Uniti d'Americano è un uomo di colore. Ma restano vecchi rancori tra le due potenze mondiali, anche se la Russia, sulla carta, è meno potente rispetto a quando era unita agli altri stati facenti parti dell'Urss. Infati starebbe nascendo una nuova guerra fredda tra i due stati, così come ci raccontano i media in questi giorni, nel momento in cui l'FBI ha messo sotto accusa, per presunta corruzione, sette dirigenti della Fifa. Un affare internazionale che mette in secondo piano il calcioscommesse italiano, che appare ora come un brodino rispetto a questo scandalo internazionale, dove manca solo più l'agente 007 nei titoli iniziali, perchè chissà per quanto tempo andrà ancora avanti.

Intanto Sepp Blatter, novello Bernie Ecclestone, patron dell'intera F1, si è ricandidato per la quinta volta e non vuole lasciare nemmeno al cospetto di uno scandalo così grave, giustificando la sua scelta con il fatto che deve essere lui a gestire questa situazione. Michel Platini, presidente dell'Uefa, uno che il calcio l'ha giocato e alla grande, gli aveva chiesto le dimissioni, ma Blatter non ha accettato. Come dire che in Italia ci lamentiamo dei nostri politici attaccati alla poltrona, ma all'estero non sono da meno. Lo svizzero Blatter, classe '36, dunque coscritto di Papa Francesco e di Silvio Berlusconi, volendo anche di Pippo Baudo per unire il sacro al profano, ha in mano la Fifa dal 1998, succedendo al brasiliano Joao Havelange. Ma all'interno dell'organo federale aveva già mansioni fin dal lontano '77.

Sono anni che Maradona si scaglia contro di lui e ci sono dubbi sulle assegnazioni oneste dei Mondiali di calcio, non ultimo quelli del 2018,  che li sta organizzando la Russia. Da qui l'ira di Putin che teme di perdere l'evento, che gli frutterà un sacco di soldi, che assolutamente non vuole perdere. Putin ha difeso ad oltranza Blatter, ma si ha l'impressione che alla fine, per mantenere potere e denaro, dopo il caos di questi giorni, tutto presto si metterà a tacere. Anche se rimane l'incognita degli Usa, accusati dal presidente russo di aver architettato questi arresti perchè erano tra i candidati a prendersi i mondiali 2018... Lotta di potere mica di giustizia e il calcio ne esce con le ossa rotte. Perchè ai suoi vertici ci vorrebbe qualcuno che ha giocato a pallone e conosce questo mondo da vicino, non burocrati condannati dalla politica a non capire nulla di sport, dunque preposti a rovinarlo.