Sensounico, a suon di Toro. Cuore Matto (L.Tony)

30.10.2014 16:54 di  Marina Beccuti   vedi letture
Sensounico, a suon di Toro. Cuore Matto (L.Tony)
© foto di Sensounico

Bisogna avere un cuore forte e forse anche un po' matto per continuare a guardare, per soffrire e tifare questa squadra. Credo non esista altro paragone possibile che si possa utilizzare per far capire il concetto di fede, gioia, ansia, paura e sofferenza.

Insomma, tutti sentimenti ed emozioni che, volenti o nolenti, questa squadra da sempre suscita. Ma soprattutto il concetto di cuore è quello su cui vorrei soffermarmi.

Contro gli emiliani più "brutti e scarsi" degli ultimi vent'anni, il Toro inizia col piglio giusto: Darmian, uno che di cuori ne ha 2 e di polmoni probabilmente 6 ( alcuni anatomisti hanno chiesto il permesso di studiarlo), segna il suo primo goal in campionato al decimo o giù di lì: senza neanche troppo sforzarsi, il Toro incanala la partita sui binari a lui più congeniali. Il Parma deve aprirsi per cercare il pareggio (ed evitare l'ottava sconfitta consecutiva...saranno contenti a Verona sponda Chievo) ed il Toro agire di rimessa in velocità. Primo tempo giocato in scioltezza, con Quagliarella che appena vede qualcosa di simile ad un pallone tenta di scaraventarlo in porta; Amauri a cui probabilmente il "prosciutto" è rimasto indigesto, si fa apprezzare per recuperi al limite dell'area granata e , nonostante la sua mole importante, riesce quasi a farsi trovare pronto anche in area emiliana pochi attimi dopo. Addirittura assistiamo a colpi troppo leziosi di Vives, che usa il tacco anche quando non dovrebbe. Ma...già, c'è sempre un ma!

Il secondo tempo parte più o meno sugli stessi binari del primo, ma il Parma inizia ad essere un po' più spavaldo, con le squadre già lunghissime al decimo del secondo tempo. Gazzi (già in studio presso la facoltà di medicina pure lui da qualche partita), arpiona 7000 palloni, corre e si danna mentre Vives continua con i suoi colpi evitabili mettendo in difficoltà tutto il reparto. Inizia ad essere la classica partita che rischia di finire male perchè le occasioni non mancano ma nessuno riesce a buttarla dentro. Darmian non concede il bis ben recuperato in extremis, poi due contropiede in superiorità numerica condotti alla velocità del "moviolone" del grande Sandro Ciotti negli anni '90. Il cuore si ferma: poi riprende...è partecipazione o è un'aritmia?

Il Parma segna ma fortunatamente Rocchi vede il mani: non distingue le linee dell'area di rigore , ma gli arti fortunatamente si. Fallo di mano, nulla di fatto. Successivamente Gillet è pronto a respingere ma il pallone rimane lì: stavolta è palo. Il Toro divora un'altra occasione con Sanchez Mino a porta spalancata ed il cuore di Zaccarelli, commentatore Sky, il suo cuore granata...immenso...che più granata non si può, gli fa produrre questa affermazione: "Si...occasionissima...ma era davvero difficile!". Il cuore granata alla fine è proprio questo: se un ragazzo indossa quella maglia, ha una sorta di "indulgenza plenaria calcistica", anche di fronte ad un simile scempio (sempre calcisticamente parlando) in cui bastava davvero poco per segnare. Ed allora va bene anche aver fatto fatica ad uccidere un uomo morto (cit. Domenico Beccaria via Facebook) ma aver incassato tre punti...col cuore, col cu...insomma, tre punti che da anni contro questi qui non arrivavano. Ma...c'è sempre un ma...quanta fatica...e che sofferenza. Credo che alla fine l'unica crescita immediata che ci è stata prospettata quest'anno sia quella del conto in banca del mio cardiologo. Ma sono granata (e fortunatamente anche il mio cardiologo) ed il mio cuore (vecchio forse...sicuramente indomito) anche questa volta ha retto...e vinto. Chiudo citando il mio articolo di domenica scorsa in cui mi sentivo  molto "Piero Angela" e  parlavo di animali, in particolar modo, di gufi: viste le polemiche dei dirigenti parmensi riguardo al fatto che il Toro (altra bella bestia ) secondo loro ha  "scippato l'Europa" ai gialloblu scaraventandoli in questa situazione di classifica, invito gli stessi a documentarsi su animali interessantissimi ma spesso sottovalutati e soprattutto dimenticati: le TASSE!

A domenica!!

Dave dei Sensounico