Sbriglio, dubbi sulle nomine per la ricostruzione del Fila

16.02.2014 18:18 di  Marina Beccuti   vedi letture
Fonte: www.lospiffero.com
Sbriglio, dubbi sulle nomine per la ricostruzione del Fila
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Non si fida l'ex assessore allo Sport di Torino, tifoso granata conclamato, Giuseppe Sbriglio, ora consigliere comunale dell'Idv, sempre attento alle vicende del Filadelfia, il cui caso è sempre stato sul suo taccuino di lavoro. La questione sulla quale l'ex assessore vuole vederci chiaro è la nomina di Eraldo Martinetto nella commissione giudicatrice dei progetti sulla ricostruzione del mitico stadio del Grande Torino, dove nessuno di essi ha risposto alle esigenze economiche dei possibili finanziatori, in primis Comune, Regione e il Torino Fc.

L'incarico è finito nuovamente a Martinetto e da qui sono partiti i dubbi di Sbriglio, come ha raccontato su Lo Spiffero. "L'architetto Martinetto in qualità di commissario di giuria, accettando l’incarico avrebbe contravvenuto all'art. 53/c delle norme di deontologia professionale secondo cui “L’iscritto nominato quale membro di Commissione giudicatrice di un concorso […] rifiuta incarichi, da parte di terzi o dello stesso ente presso il quale la Commissione giudicatrice è costituita, che gli derivino dalla sua veste di Commissario. Dovrà altresì astenersi dall’indicare, anche se sollecitato, nominativi di colleghi per l'affidamento di incarichi comunque connessi con il tema del lavoro per il quale la commissione è stata costituita".

Più recentemente, esattamente il 19 aprile, durante un cda della Fondazione Filadelfia, lo stesso architetto Martinetto, insieme a Marco Aimetti, William Cattanea e Paolo Chiappero, ovvero gli architetti impegnati sul progetto della ricostruzione del Fila, hanno presentato il loro progetto insieme al piano finanziario. Sbriglio ha ancora confidato: "Dalla lettura dei curriculum dei personaggi in questione si evincerebbe una collaborazione professionale in forma associata o "de facto" negli ultimi dieci anni". Conflitto d'interessi? Può essere, ma che male c'è, siamo in Italia (sic!).