Montiglio: "Filadelfia? C'è l'intoppo delle ipoteche"

Il presidente del CCTC sollecita Cairo ad un incontro
27.02.2009 08:48 di  Marina Beccuti   vedi letture
Montiglio: "Filadelfia? C'è l'intoppo delle ipoteche"
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Marco Montiglio è diventato presidente del CCTC da poche settimane, ma il suo è un ritorno perché era già stato insignito di tale carica nel precedente coordinamento, nato ai tempi di Cimminelli, ma che non ebbe vita lunga a causa dei problemi legati alla vecchia società Torino Calcio. TorinoGranata, nel dargli il benvenuto, l'ha interpellato per parlare delle tante questioni legate al momento della squadra granata.


Dopo qualche problema legato alla lettera che avevate mandato ai media, in cui difendevate la posizione di de Biasi, la situazione ora è tranquilla?
Direi proprio di sì. Non era nostra intenzione entrare nella questione De Biasi, bensì chiedere a Cairo se esisteva un progetto futuro. Ora faremo tesoro degli errori passati, ma abbiamo la coscienza a posto”.


Questione Filadelfia, a che punto siamo?

Abbiamo un incontro il prossimo 3 marzo, con tutte le forze in campo, perché ci devono dare delle spiegazioni. Abbiamo lavorato due anni senza sapere che c’erano delle ipoteche sul terreno, messe da Cimminelli per salvare il suo bilancio. Non so se il Comune ne era a conoscenza o meno, speriamo venga superato il problema.


Questo vuol dire che anche i costi lieviteranno.

Certo. E' solo una questione economica. Certo che se Cairo ci venisse incontro ci sarebbero migliori prospettive. Ma ci siamo resi conto che il Filadelfia ormai interessa solo più a noi tifosi. E' possibile che prenderemo nuove iniziative per sensibilizzare nuovamente l'opinione pubblica.


Il Comune potrebbe venirvi incontro dopo le concessioni fatte alla Juve per il nuovo Delle Alpi?
Magari, ma il Delle Alpi alla Juve è un business per tutti, il Fila no, questo è il problema. E poi magari cambia la giunta e si deve ripartire da capo.

Nemmeno nel programma di Ciuccariello si parlava di Filadelfia, nonostante le tante promesse.

E' vero, si vede che è proprio una grossa patata bollente. Sembra che ci sia qualcosa cui non si possa mai venirne a capo.

Vi siete domandati da dove può essere nata questa storia di Ciuccariello?

Abbiamo cercato delle risposte, ma non le abbiamo ancora trovate, se non che è stato qualcosa di incredibile, una farsa. Pazienza lui, ma che questi tre avvocati ci abbiano messo la faccia in una questione simile è inquietante. Ho l'impressione che la storia non finirà qui, ma ne sentiremo ancora parlare.

Avete incontrato Cairo? si diceva che ci sarebbe stato un incontro a breve.
No, è stato nuovamente rinviato. Lui vorrebbe darci un saluto prima di una partita, ma a noi non interessa, abbiamo bisogno di parlare con lui più a lungo, per capire le sue intenzioni future.


Prima, con Cimminelli, c’era un addetto a tenere i rapporti con voi, ora?

All’epoca c’era soprattutto Chiuminatto, oggi c’è qualcuno che ci segue, ma alla fine non ha molto potere in mano.


Mai incontrato Cairo in questi anni?

Mai.


Pensate che con Foschi cambi qualcosa?
Sì, perché sappiamo che è una persona dalla forte personalità e che ci tiene a fare bene. Contiamo molto su di lui.


Potrebbe essere il neo ds la pietra miliare del futuro progetto granata?

Lo speriamo, soprattutto che non compia più certi errori.


Come non trattenere Motta?
Infatti, non lasciarsi più scappare certi giocatori e quest’anno ci sono Abate, Dzemaili, Dellafiore da tenere assolutamente così dare una squadra migliore ad Ogbonna, chissà cosa farebbe con giocatori più importanti accanto a lui. Comunque Motta probabilmente è stata una scelta del mister l’anno scorso.


Novellino ha portato davvero quei miglioramenti che dice lui?

Mentalmente sì, speriamo che i giocatori reggano, sotto il profilo psicologico, anche dopo un’altra sconfitta. La squadra non è male, forse in questi anni sono mancati gli allenatori giusti, che sapessero dare una vera identità alla squadra, non solo tecnica, tattica, ma anche mentale.


Novellino lo vedrebbe bene in futuro?

Non molto, non lo vedo adatto al Toro. Mi piacerebbe un giovane tecnico, qualcuno che sappia portare qualcosa di diverso, mi piacerebbe uno che ci faccia assaporare del bel calcio.


Un nome?
Allegri. Mi piace come gioca il Cagliari, dove ci sono tanti giovani e molta volontà, senza essere stretti in un modulo ferreo, infatti in partita i giocatori si scambiano anche i ruoli.

Rosina ha un futuro al Toro?

Sì, basta metterlo nelle condizioni e può fare la differenza. Gli si deve costruire la squadra attorno. Diciamo che, finora, non ha avuto gli allenatori giusti per fargli fare il salto di qualità. Cederlo vorrebbe dire poi rimpiangerlo.


Il Cagliari è proprio il prossimo avversario del Toro domenica e poi ci sarà la Juve. Due partite che possiamo considerare fondamentali per la stagione dei granata?
Direi di sì, ma sono fiducioso che si possano portar via due risultati importanti. A dire il vero scambierei volentieri la sconfitta con il Cagliari per battere la Juve. I bianconeri saranno concentrati per la Champions…

 

Si ringrazia Radio Beckwith per la collaborazione