Ora il mercato porti qualcosa di importante

22.12.2014 09:54 di  Marina Beccuti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Flavio Bacile per TorinoGranata twitter @ flavio_bacile
Ora il mercato porti qualcosa di importante
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© foto di Federico De Luca

Una vittoria aspettata due mesi, da quel Torino-Parma che sembrava l’inizio di una nuova stagione; cosi non è stato, anche perché i limiti dell’attuale organico si sono palesati più volte, e non è solo un problema di attaccanti, anche il centrocampo poteva fare meglio in tante occasioni.

Tre punti in ogni caso pesantissimi, contro una squadra che non è sembrata superiore ai granata, nonostante la classifica reciti qualcosa di diverso, una compagine, quella ligure, comunque ostica, difficile da affrontare tatticamente, che forse non ha grandi eccellenze, che vende comunque cara la pelle, e che fino ad oggi era imbattuta in trasferta.

Il Toro ha vinto perché aveva una grandissima fame, penso che a livello di corsa e sacrificio questa sia stata la più bella partita della stagione, il gol degli ospiti, casuale, capiamoci, poteva ammazzare l’undici di Ventura, invece lo ha galvanizzato, c’è stato ancor più impegno, più corsa, e se possibile un maggiore furore agonistico. Tecnicamente, ma anche tatticamente, il Toro ha fatto quello che poteva fare, inutile pensare o sperare una partita diversa, gli uomini sono questi, le loro caratteristiche sono note, il momento è quello che è, e questo conta non poco.

Vero, che con un pochino di fortuna in più il Toro poteva avere 21/22 punti, e probabilmente ne avrebbe avuti molti di più con altre scelte nel mercato estivo, ma tornare indietro non è possibile, l’unica cosa che si può fare è guardare avanti, e da questo mercato invernale, difficile, si capiranno molte cose. Molte di più, di quanto si è riusciti a capire in estate.

Ora la palla passa alla società, per fare un Toro diverso servono due attaccanti e almeno un centrocampista, non numeri o figurine, ma uomini che realmente possono cambiare il volto di questa squadra dalla cintola in su. Come ha detto Ventura, il Toro ha bisogno di gente che abbia la voglia di giocare in questa squadra, e l’umiltà di calarsi in questa realtà, ma non basta questo chiaramente, il tecnico non lo ha detto, ma devono elevare il livello tecnico di questa squadra.

Come ho già detto, molto si capirà da questo mercato invernale, che per dirla tutta non ha mai regalato ai tifosi del Toro grandi novità, ma proprio per questo le mosse della società saranno più che significative, indicheranno, a mio parere è ovvio, dove si sta andando.

Per essere più chiari, se l’intento è di coprire alcune falle, i nomi che vanno per la maggiore in questi giorni sono tutti buoni, su questo non c’è il minimo dubbio, il livello tecnico resta quello, ma almeno si guadagna qualcosa dal punto di vista numerico, cambi, presenze, minutaggio, ecc…

Se invece, si vuole iniziare già da domani a costruire il Toro del futuro, anche in questo mercato sicuramente difficile, gli investimenti devono essere importanti, c’è l’Europa da onorare, la coppa Italia che non è l’ultimo degli impegni, e il campionato, dove non è impossibile scalare molte posizioni. Dopo le partenze eccellenti di Immobile e Cerci la tifoseria si aspetta molto da Cairo. Certificato che il Toro costruito da Petrachi in agosto è lontano parente da quello visto la scorsa stagione, serve una scossa e un segnale, una scossa che dia al gruppo quello che onestamente manca oggi, un segnale alla tifoseria, che questo Toro vuole crescere, nonostante gli errori fatti nell’ultimo mercato.

Non so cosa succederà, di fatto, tra meno di venti giorni sapremo, quale è la strada intrapresa.

 

Buon Natale a tutti.