ESCLUSIVA TG - Rizzitelli: “Il Toro può fare bene. Punto su Nocerino e Quagliarella”

04.09.2014 07:00 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
ESCLUSIVA TG - Rizzitelli: “Il Toro può fare bene. Punto su Nocerino e Quagliarella”
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© foto di Alberto Fornasari

Ruggiero Rizzitelli è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Rizzitelli, attualmente gestisce i suoi ristoranti ed è un commentatore televisivo in trasmissioni calcistiche, ha militato nel Torino dal 1994 al ‘96. Con lui abbiamo parlato della sua ex squadra.

 

Il Torino ha dodici nuovi giocatori, le sembra che l’organico tra calciatori esperti e giovani sia equilibrato?

“Sì, perché tra giocatori di maggiore esperienza e più giovani è un bel mix. Sicuramente soprattutto gli stranieri dovranno ambientarsi e questo potrebbe costituire un problema, però la squadra è stata assemblata bene, anche se è vero che sostituire Immobile e Cerci non è facile, ma ne sono arrivati altri di qualità come Quagliarella e Amauri. Penso che la scelta di giocatori che non devono ambientarsi, in particolare di Amauri, sia stata ponderata da Cairo e Petrachi perché non volevano aggiungere altri giovani che dovevano adattarsi non essendo abituati al campionato di serie A. Puntare in attacco su due “vecchietti” come Quagliarella e Amauri non credo sia un azzardo”.

 

I granata hanno iniziato bene la stagione superando i preliminari d’Europa League e giocando alla pari con l’Inter, però qualcuno ritiene che aver segnato un solo gol con lo Spalato e nessuno con i nerazzurri possa essere indice di difficoltà in attacco. Da ex bomber che cosa ne pensa?

“Siamo solo alle primissime partite e la condizione non può essere ancora quella ottimale e ci sta anche che si pecchi in qualche cosa, ma con l’Inter il Torino ha giocato alla pari e si è trattato di una partita con una squadra italiana di un certo livello e con una forma simile, quindi si può essere soddisfatti della prestazione sfoderata dal Toro. Qualcuno ha detto che l’Inter non è ancora in condizione, ma si potrebbe dire altrettanto del Torino (ride, ndr) conta il fatto che si sia giocato alla pari”.

 

Tra la difesa che sembra già dare certe garanzie e il centrocampo e l’attacco forse c’è ancora un po’ di scollamento?

“Davanti ci sono stati grandi cambiamenti, non dimentichiamo che quello che faceva paura l’anno scorso era l’attacco del Torino con Immobile e Cerci, quindi è normale che adesso essendoci giocatori diversi e non velocissimi come chi è andato via, questo va detto con chiarezza, Ventura debba cambiare qualche cosa nel sistema d’attacco. Non si possono fare le ripartenze con Quagliarella ed Amauri come si facevano con gli altri due, questo è poco ma sicuro. Ventura è, passatemi il termine, un marpione e sa perfettamente che dovrà trovare delle altre soluzioni”.

 

Il Torino potrà ripetere i risultati della stagione scorsa e anzi migliorarli arrivando sesto e proseguendo il più avanti possibile in Europa e in Coppa Italia?

“Nella fase a gironi dell’Europa League il Torino può giocarsela alla pari con le altre avversarie che sono alla sua portata e puntare a passare il turno. Per prima cosa però deve concentrarsi sul campionato perché si sono viste negli anni troppe squadre che hanno puntato su più competizioni e alla fine non sono risultate all’altezza per correre su più fronti per consistenza della rosa. Secondo me, il Torino non ha un organico per competere fino alla fine in campionato, Europa League e Coppa Italia, quindi è normale che a un certo punto tralasci qualche cosa, a mio avviso dovrebbe puntare sul campionato e prima di tutto accumulare i punti che servono per la salvezza, poi una volta raggiunto questo traguardo andare aventi come ha fatto lo scorso anno. Facciamo gli scongiuri, ma ho visto troppe volte il Toro puntare in alto e poi retrocedere, quindi stando con i piedi per terra credo che la cosa principale sarà portare la squadra il prima possibile alla quota salvezza, ma sicuramente Ventura questo lo sa benissimo, e dopo tutto quello che arriva è guadagnato, soprattutto in Europa League”.

 

Chi potrà fare la differenza nel Torino di quest’anno?

“Credo in Quagliarella perché è un giocatore che a me è sempre piaciuto. Fabio è uno che ha bisogno dell’affetto del pubblico e della fiducia dell’allenatore e a Torino questo non gli mancherà, è già stato in granata, conosce l’ambiente ed è stato accolto dai tifosi molto bene, quindi da questo punto di vista non ci saranno problemi. Un altro sul quale punterei è Nocerino perché con il gioco di Ventura può fare dei bei gol come aveva fatto nel Milan essendo molto bravo negli inserimenti senza palla, questo gli permetterà di fare la differenza nel Toro”.