ESCLUSIVA TG – Maspero: “Se il Torino approccia bene la partita vince con l’Helsinki”

23.10.2014 07:00 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
ESCLUSIVA TG – Maspero: “Se il Torino approccia bene la partita vince con l’Helsinki”
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© foto di Jacopo Duranti/TuttoLegaPro.com

Riccardo Maspero è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Maspero ha indossato la maglia granata dal 1999 al 2003, attualmente è l’allenatore del Pavia. Con lui abbiamo parlato della partita di questa sera d’Europa League fra la sua ex squadra e l’Hjk Helsinki.

 

Se questa sera il Torino vince potrebbe trovarsi in solitario al primo posto del girone, come vede questa sfida con l’Hjk Helsinki?

“Quando si parlava che la nuova coppia d’attacco potesse essere formata da Quagliarella e Amauri io ero contento perché questi due giocatori sono importanti e sono convinto che faranno sicuramente bene nel Toro. Quagliarella si è sbloccato e, può sembrare un paradosso, ma la fortuna del Torino è che Amauri non si è ancora sbloccato quindi nel momento in cui segnerà anche lui penso che il Toro ne trarrà ulteriori vantaggi. Che domenica il Torino abbia vinto la prima partita in campionato con l’Udinese è stata una iniezione di fiducia importante che permette di affrontare la partita di questa sera con l’Helsinki con la tranquillità di stare facendo bene in campionato e potersi concentrare sull’Europa League in modo da migliorare ulteriormente la classifica del girone e ipotecare il passaggio del turno”.

 

Il Torino si schiera in modo differente a seconda dell’avversario di turno. Questo è indice che la squadra è camaleontica o che si è alla ricerca dell’assetto migliore?

“L’ideale sarebbe per l’allenatore partire con un modulo e riuscire ad imporre sempre il suo gioco, però, secondo me, è anche una qualità dell’allenatore capire i giocatori che ha a disposizione ed eventualmente a stagione in corso cambiare modulo in modo da trovare la migliore soluzione per dare equilibrio alla squadra. Il fatto di cambiare assetto è un fattore positivo perché dà la possibilità di variare i giocatori e l’atteggiamento in funzione dell’avversario che si affronta”.

 

Bruno Peres non giocherà perché non è stato inserito nella lista Uefa, questo potrebbe penalizzare il Torino che sarà privo dell’uomo più dirompente nelle accelerate sulla fascia e nella capacità di crossare in area?

“Non bisogna preoccuparsi della mancanza di un giocatore che non sempre è stato utilizzato, il Torino ha una rosa importante e lo sostituirà nel migliore dei modi, perché la squadra ha fatto bene anche senza di lui. Sicuramente Bruno Peres è un giocatore da scoprire soprattutto per quello che si è intravisto finora, ma non può essere un problema la sua assenza questa sera”.

 

L’Helsinki è la squadra più forte della Finlandia, ma a livello Europeo non è molto temibile per quello che si è visto finora. Parlare di possibile vittoria del Torino è quindi realistico?

“Bisogna sempre avere rispetto per l’avversario ed essere preparatissimi per affrontare la partita nel migliore dei modi a livello di temperamento e di agonismo, perché, al giorno d’oggi, se non si è pronti a livello mentale si rischia di fare figuracce con qualsiasi squadra. Se si tiene tutto ciò in considerazione alla lunga i valori del Torino fanno la differenza e non dovrebbero esserci problemi per la partita di questa sera. Però a livello mentale non si può sbagliare l’approccio”.

 

Uno, ics o due: il pronostico per questa sera?

“Con il morale alto per la vittoria in campionato con l’Udinese e la consapevolezza di una squadra che in Europa può dire la sua il Torino deve riuscire a vincere. Ho rispetto per qualsiasi avversario, però se una squadra italiana fatica con una finlandese vuol dire che c’è qualche cosa che non va, anche se abbiamo visto che la nostra Nazionale con Malta ha faticato parecchio”.

 

Parlando di lei, con il Pavia sta procedendo a gonfie vele, contento?

“Mah, diciamo che siamo contenti. L’obiettivo della proprietà per questa stagione è di disputare un buon campionato, abbiamo un programma triennale in modo che in questo lasso di tempo si riesca a fare qualche cosa d’importante. E’ vero che siamo partiti bene e soprattutto siamo contenti che la gente sia ritornata allo stadio, però dobbiamo abbassare i toni perché quando s’inizia a pensare di essere troppo bravi o di cambiare gli obiettivi in corsa può diventare pericoloso. Bisogna pensare di vincere partita dopo partita e alla fine del campionato vedremo se saremo stati bravi o meno e questo lo dirà la classifica”.

 

Si dice che chi ben comincia è a metà dell’opera e il vostro inizio è stato positivo, forse persino più delle aspettative?

“Sicuramente stiamo andando al di sopra delle aspettative, ma questo è merito dei giocatori perché mi hanno seguito fin dal primo giorno e mi stanno regalando grandi soddisfazioni essendo al primo anno fra i professionisti e avere un gruppo importante che mi segue in questo modo per me è molto positivo. Degli obiettivi che abbiamo raggiunto finora essere messi bene in classifica e l’avere riportato allo stadio duemila spettatori deve essere per i miei ragazzi motivo d’orgoglio e allo stesso tempo una spinta in più per cercare di regalare e regalarsi sempre maggiori soddisfazioni”.