ESCLUSIVA TG – M. Lanna: “Mihajlovic ha personalità e mentalità vincente, è perfetto per il Torino”

19.05.2016 07:00 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per Torinogranata.it
ESCLUSIVA TG – M. Lanna: “Mihajlovic ha personalità e mentalità vincente, è perfetto per il Torino”
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© foto di Federico De Luca

Marco Lanna è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Lanna da calciatore è stato compagno di squadra di Sinisa Mihajlovic nella Roma e a lui abbiamo chiesto di raccontarci chi è l’allenatore serbo che dovrebbe essere il sostituto di Ventura al Torino.

Chi è Sinisa Mihajlovic?

“Sinisa è una persona di grande carattere, alle volte sembra duro, ma in gruppo è assolutamente divertente. Non l’ho mai avuto come allenatore, però, posso dire che con lui si lavora bene per quello che ho sentito e visto in qualche allenamento quando era alla Sampdoria. Avere una grande personalità serve a un allenatore soprattutto in certi momenti e lui ha un carattere forte e tanta grinta che sa trasmettere ai suoi giocatori”.

Quando era un giocatore si capiva che sarebbe diventato un allenatore?

“Certamente, come dicevo, aveva la personalità dalla sua. Io ho giocato con lui quando eravamo nella Roma e facendo una sorta di raffronto con Mancini, anche con lui ho giocato, Roberto già da calciatore veniva a dare indicazioni, a redarguire se si facevano errori con un modo di fare più da allenatore, Sinisa, invece, non era così nonostante avesse personalità e carattere. Con Mihajlovic ho giocato nel 1993 ed eravamo abbastanza giovani entrambi, io avevo 25 anni e lui 24, e non dava ancora segnali che sarebbe diventato un allenatore perché eravamo ancora troppo calciatori per pensare a quello che avremmo fatto successivamente. Mancini aveva quattro anni più di me forse per questo si capiva che avrebbe allenato, comunque era una sua caratteristica avere certi atteggiamenti con i compagni. Pensandoci a posteriori direi che la personalità di Sinisa e le sue grandi qualità da calciatore e la capacità di trasmettere grinta e voglia di vincere sempre ai compagni erano già segnali che sarebbe diventato un allenatore. Oggi la sua strada è già ben segnata e penso che sia un allenatore capace, anche se quest’anno con il Milan non gli è andata bene. C’è da dire che il Milan è da un po’ di anni che non ottiene i risultati sperati e quindi non era facile e a mio parere per la squadra che aveva il suo lavoro l’ha fatto. Berlusconi vuole che la squadra vinca sempre, però la squadra, secondo me, deve essere ricostruita ricominciando da capo e Sinisa ha dimostrato di essere una persona con grande dignità e orgoglio, ha difeso il suo lavoro, giustamente, e alla fine i fatti probabilmente gli daranno ragione”.

Oggi molti tifosi del Torino attendono l’arrivo di Mihajlovic e ripongono in lui grandi speranze per il rilancio della squadra. Lei che ha conosciuto la piazza granata giocando da avversario ritiene che Mihajlovic sia l’allenatore giusto per il Torino se Ventura andrà via?

“Sì, assolutamente. Lo vedo molto bene per la piazza granata perché, come dicevo prima, è una persona che sa trasmettere grinta e non si fa mettere i piedi in testa da nessuno per questo è perfetto per il Torino. Il Torino è sempre stato una squadra con grandi combattenti e per giocatori e allenatori con carattere e Sinisa ha queste caratteristiche”.

Qualche difetto ce l’ha Mihajlovic?

“Alle volte potrebbe non scendere a compromessi perché è una persona che va avanti per la sua strada e difficilmente cambia idea solo perché qualcuno gli dice di farlo. Questo alle volte può essere un pregio e altre un difetto, difende le sue idee “fino alla morte”, passatemi l’espressione, arrivando al limite dell’esonero e questo può essere un difetto. Non gli piace ricevere interferenza dall’esterno o dalla società, ha le sue idee e sono quelle. Su certe cose è un allenatore che decide e non si fa sicuramente mettere i piedi in testa da nessuno”.

Ma ha dimostrato di non essere rigido nell’uso a oltranza di un modulo, predilige il 4-3-3, ma è disposto a cambiarlo adeguandolo ai giocatori. Ha le sue idee, però, non è inflessibile, vero?

“E’ convinto delle sue idee, però, secondo i giocatori che ha le modifica. Se decide di cambiare lo fa perché ha capito che alcuni giocatori con certi moduli non riescono a giocare bene, ma non lo fa perché qualcuno, che sia la stampa, che sia il presidente, che sia il direttore sportivo, che siano i tifosi, vuole vedere qualche cosa di diverso. E’ una persona intelligente, quindi, se vede che la squadra non funziona con un certo modulo perché non ci sono i giocatori per attuarlo lo modifica”.