Toro attento, a due punti dalla B

09.12.2014 11:28 di  Marina Beccuti   vedi letture
Fonte: Flavio Bacile per TorinoGranata twitter @ flavio_bacile
Toro attento, a due punti dalla B
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Finalmente non abbiamo più gli stessi punti della passata stagione, una liberazione, cosi almeno chi non si era accorto prima, forse, si accorge oggi, che questa squadra senza rinforzi, rischia seriamente di precipitare nell’abisso della serie cadetta.

Devo ricordare che gran parte della tifoseria si è accorta di questo già a settembre, ma, se il tecnico ti assicura che non c’è da preoccuparsi, se il presidente rileva la stessa cosa, se i giocatori dopo ogni sconfitta ti annunciano che non sono preoccupati, pensi veramente d’essere tu quello che grida “al lupo” quando il lupo non c’è.

A Ventura però riconosco due meriti, il primo quello di aver dato un gioco a questa squadra, dopo anni che definire oscuri è pura bontà, il secondo è di aver ridato una coscienza al popolo granata, che forse si era assopito, tra giocatori a fine carriera, parametri zero, prestiti con diritto di riscatto, giocatori senza contratto da far risorgere e panchinari che al Toro diventano titolari.

Il popolo granata vuole il suo Toro, vuole una squadra vera, che possa crescere anno dopo anno, e non il solito rimpastone di fine estate, via i migliori, Ogbonna, Immobile, Cerci, ai quali potrebbero ahimè seguire Darmian, Maksimovic, Glik e B. Peres, restano invece quelli che avrebbero ragione di partire.

Ci vuole un cambiamento, ci vuole gente che voglia bene al Toro, che riesca a pensare in grande, perché questa società, al di là di questo ventennio tormentato, ma possiamo dire anche a dispetto di questo, resta una delle più grandi a livello nazionale, ed ha ancora un certo fascino in Europa.

Faccio mia una riflessione fatta su Mediaset Premium, in merito all’esplosione di B. Peres, i tifosi sono contenti ma anche preoccupati allo stesso tempo, di perderlo...

Purtroppo questa è l’idea che hanno del Toro, ed è gente che pratica i campi di calcio da molti anni. Non è il massimo, per chi come me è, e resterà, uno del Toro, non solo il danno, ma anche la beffa, ma non nego che questa è l’idea principale che viene in mente pensando oggi al Toro.

Cairo ci dica se ha voglia di far crescere questa società, di cercare di trattenere i migliori, oppure di pensare almeno di sostituirli nel migliore dei modi, lo dica chiaramente, perché dietro il mercato di Petrachi, c’è sempre la società, e quindi il presidente.

E, questo mercato è stato tutto, fuorché razionale.

Il Toro è a due punti dalla B, inutile girarci attorno, questa è la triste realtà, forse è mancata un pochino di fortuna, ma lo stesso possono dire Cagliari, Chievo e persino il Cesena.

Nessun alibi dunque. Siamo tecnicamente più poveri della stagione precedente, non ci voleva un mago per capirlo, ora la classifica lo certifica.

Forse contro il Palermo, il Toro non meritava di perdere, ma il pareggio è il risultato più giusto, troppi errori in fase difensiva, centrocampo diciamo distratto, con pochissimo tasso tecnico, tolto El Kaddouri, che è in prestito, e, che si accende e si spegne troppo rapidamente per essere considerato un giocatore veramente importante, abbiamo un centrocampo piatto, tanti incontristi, tanti onesti lavoratori della mediana.

Devo dire che non mi faccio grosse illusioni, gennaio è il mese peggiore per fare mercato, ma la necessità di migliorare questa squadra è impellente, si può fare bene senza spendere troppo, l’importante è avere voglia ed idee valide, che chiaramente non può essere quella d’avere tre punte centrali in rosa, e pretendere anche di farne giocare due insieme.

Il Toro deve pensare unicamente a salvarsi, poi a giugno Cairo ci dica se vuole fare il Toro, oppure qualcos’altro, che non gli assomiglia minimamente.