Torino-Palermo, le pagelle: per il Gallo il massimo dei voti, Maxi e Ljajic subentrano con lo spirito giusto

05.03.2017 18:34 di Alex Bembi   vedi letture
Torino-Palermo, le pagelle: per il Gallo il massimo dei voti, Maxi e Ljajic subentrano con lo spirito giusto
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Hart 6: in 90’ subisce un gol imparabile e due tiri telefonati che gli fanno a malapena giustificare la doccia a fine partita.

Zappacosta 6,5: spinge con costanza e decisione, anche nel momento più buio del Toro lui è l’unica spina nel fianco della difesa rossonera. Mette qualche buon cross e prova anche la conclusione, senza però trovare la porta. In difesa è poco impegnato, ma si fa notare per una buona diagonale. Prova più che superata.

Rossettini 6,5: annullato il pericolo Nestorovsi in collaborazione col compagno di reparto. Un ritorno dal primo minuto impeccabile.

Moretti 6,5: vero è che di fronte a Rispoli in occasione del gol c’è lui, ma il suo temporeggiare era corretto: altri hanno dimenticato di seguire il numero 3 palermitano. Nel resto della gara non corre praticamente mai un rischio, espletando il poco lavoro con grande tranquillità.

Barreca 6: un po’ timido nella prima frazione, poi nella ripresa spinge e crossa come sa fare: bene. In fase difensiva può dormire sonni tranquilli, dedicandosi a quello che sa fare meglio.

Gustafson 6,5: buona prova per lo svedese sinora un po’ oggetto misterioso del centrocampo granata. Combatte su ogni pallone, fino troppo: a volte si lascia trascinare fuori posizione. Forse tatticamente da disciplinare, ma recupera tantissimi palloni e ci mette l’anima. La mancanza di minuti nelle gambe (e alla seconda presenza in serie A) si vede e alla distanza cala moltissimo il suo ritmo, tanto da meritare il cambio. (dal 61’ Maxi Lopez 7: la svolta la imprime il Gallo, ma solo dopo il suo ingresso in campo. Una coincidenza? No, Maxi si sbatte e si batte anche per aprire gli spazi al compagno goleador ed è lui a guadagnare con grinta il calcio d’angolo da cui parte la riscossa granata. Sfiora anche il gol, con un tiro che fa la barba al palo: lo avrebbe meritato).

Lukic 5,5: il ragazzo ha delle buoni doti, le lascia a volte intravedere. La personalità non gli manca perché chiede sempre la palla e prova anche la conclusione da fuori senza paura (e senza molto successo per ora). Però è troppo scolastico, non cerca mai una verticalizzazione, mai una giocata un po’ fantasiosa. È al momento un ottimo geometra, però non deve fermarsi al diploma: vista l’età ha tutto il tempo per frequentare la facoltà di architettura e poter diventare qualcosa in più di un semplice mestierante della massima serie.

Baselli 6: meglio nella ripresa, sicuramente. Nell’assalto finale si distingue grazie alla sua tecnica superiore, però nel primo tempo ha faticato un bel po’. Vorremmo da lui più costanza.

Iago Falque 5,5: un po’ in ombra, nonostante un assist da favola per Ljajic che spreca sullo 0 a 1. Anche lui spreca un cioccolatino di Belotti calciando altissimo da buona posizione. (dal 75’ Iturbe sv).

Belotti 10: archivia la pratica contro la sua ex squadra in soli 7 minuti primi. Non che prima del minuto 72 fosse stato latitante, come a Firenze. Memore proprio della gara del Franchi, il Gallo inizia a cantare (e portare la croce) sin dall’alba del match. Spesso pericoloso, sempre arrembante, lo trovi ovunque, anche in difesa. Per fermarlo al solito devono usare le maniere forti, mentre lui lotta, svetta e serve anche assist (sprecati). Una prova fantastica, tanto che questa benedetta clausola da 100 milioni nel suo contratto inizia a sembrare a molti non così esorbitante. La chicca finale arriva al 94’, dopo il triplice fischio: intervistato con il pallone del match in mano, guadagnato con il suo hattrick, ringrazia i compagni per gli assist forniti. Talento, potenza, umiltà: con questo mix è già il più grande di tutti in serie A.

Boyè 5: ci mette voglia e impegno, ma non basta. Tantissimi errori, in ogni zona del campo, compreso quello con cui lascia andar via Rispoli per il vantaggio, fortunatamente illusorio, degli ospiti. Sul tiro svirgolato a 5 metri dalla linea di porta palermitana regala una certezza: il suo rapporto con il gol al momento è ai minimi storici. (dal 46’ Ljajic 6,5: ancora una volta la panchina iniziale gli fa bene e lui entra in partita con risolutezza. Peccato per il tiraccio alto solo soletto davanti a Posavec, ma i due assist per il Gallo sono lampi di classe pura. Torna incisivo e decisivo: difficilmente, se è in vena, si può rinunciare al suo talento).

Alex Bembi