La difesa del Torino alla prova di Destro e soci

Il reparto arretrato granata è alla ricerca dell’intesa e alle prese con la partenza certa di Maksimovic e quella molto probabile di Zappacosta. Anche il portiere Padelli non è detto che rimanga.
28.08.2016 08:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per Torinogranata.it
La difesa del Torino alla prova di Destro e soci
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

Con il Milan è stato Bacca a mandare ko per tre volte la difesa del Torino, dopo una settimana la retroguardia granata sarà messa alla prova da Destro e compagni, clienti indubbiamente non facili perché nella prima partita di campionato hanno messo sotto il Crotone. Qualcuno penserà che i calabresi essendo neopromossi e con una rosa che non sembra così ben attrezzata per affrontare la serie A senza troppi pensieri non fanno testo più di tanto. Forse, ma mai sottovalutare l’avversario, anche il Milan non era la squadra più attrezzata e amalgamata del torneo eppure è riuscito a impedire al Torino di tornare a casa con punti.

I quattordici tiri verso la porta del Crotone dei quali ben otto nello specchio che hanno prodotto un gol, un palo e una rete annullata anche se valida, dicono che il Bologna sembra aver superato le difficoltà dello scorso campionato ad arrivare a tirare nella porta avversaria, però dicono anche che ci sono voluti otto tiri con mira corretta per segnare di fatto due gol. Il Torino quindi può mettersi alla prova e giocarsi le sue carte in fase difensiva. Questo è indubbiamente un test utile e che arriva a tre giorni dalla chiusura del calciomercato, quando c’è ancora un po’ di tempo per correre ai ripari se servisse, non bisognerebbe mai ridursi all’ultimo, ma ormai il Torino si trova in questa situazione e deve non sprecarla. Di tempo con la vicenda Maksimovic e il sentirsi messo in discussione di Zappacosta dopo l’arrivo di De Silvestri ne è già stato perso troppo. In più ci sono i dubbi su portiere con Padelli ritornato a fare il titolare più per gli errori commessi nelle amichevoli da Gomis che per sua capacità ad assurgere a baluardo insormontabile della porta granata.  

Anche il Bologna, come già il Milan, scenderà in campo con un modulo speculare a quello del Torino, il 4-3-3. Verdi, Destro e Krejci duelleranno a distanza con Iago Falque, Belotti e uno fra Martinez, Boyè e Ljajic, quest’ultimo anche se è stato convocato non è detto che scenderà in campo dal primo minuto, poiché venerdì aveva svolto ancora un programma differenziato nell’intento di recuperare dalla botta presa al ginocchio sinistro nella gara con il Milan. A essere sotto stretta osservazione Padelli, sempre al centro di voci di mercato, De Silvestri, quello dei quattro difensori granata che con il Milan aveva giocato meglio, e poi si vedrà se ci saranno Rossettini e Moretti al centro della difesa oppure se Mihajlovic si affiderà a Castan, che dovrebbe essere il sostituto di Moretti, e magari anche a Bovo. Molinaro dovrebbe avere il posto assicurato per l’indisponibilità di Avelar e la giovane età e la non esperienza in serie A di Barreca. Non sono, però, solo i difensori a dover dimostrare che con il Milan la sconfitta è stata un incidente, anche i centrocampisti e gli attaccanti sono chiamati a fare maggiore filtro e a non regalare palloni agli avversari.