Nedved non si smentisce, nemmeno in amichevole

04.06.2015 00:38 di  Marina Beccuti  Twitter:    vedi letture
Nedved non si smentisce, nemmeno in amichevole
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Pavel Nedved non ha il dono della simpatia, ma è stato un grande campione, indubbio, anche se parecchio falloso, uno che comunque quando entrava duro faceva male, autore di falli evitabili, come quello su Figo che tenne il portoghese lontano dai campi per qualche mese. Quando era alla Lazio era spesso espulso poi, per incantesimo, quando ha vestito la maglia bianconera, chissà come mai, è stato meglio tutelato dagli arbitri. Che sia comunque una persona mediocre lo si è notato lunedì sera nella Partita del Cuore, davanti ai 42mila dello Juventus Stadium, partita di beneficenza per la Ricerca sul Cancro, dove tra l'altro abbiamo conosciuto un John Elkhan sicuramente più simpatico quando non è in missione ufficiale di presidente, molto più alla mano del cugino Andrea Agnelli.

Ma, tornando alla partita giocata, alcuni si sono lamentati del comportamento di qualcuno in campo che non ha giocato un'amichevole, ma ha picchiato come in un match vero, tra coloro che si sono lamentati c'è stato Neri Marcorè. Possiamo sottolineare l'entrata galeotta di Fabio Galante, che ha dato un assaggio del grande difensore che è stato, quando ha buttato giù l'ex giocatore ceco senza tanti complimenti e poi sorridente ha fatto intendere 'chi, io?'.

Ma la prestazione esageratamente agonistica dell'attuale dirigente bianconero non è andata giù a molti, soprattutto quando ha fatto un brutto fallo sul rapper Moreno (gran talento in campo) che ha fatto arrabbiare parecchio la Nazionale cantanti.

E' toccato all'interista Enrico Ruggeri commentare a fine gara: "Questa è una partita di solidarietà e lo stesso spirito ci dovrebbe essere in campo. Davvero non si capisce come un giocatore del calibro di Nedved possa aver fatto una cosa così, se si è campioni, lo si è per sempre".

Una considerazione finale, sarebbe stato bello che ci fosse stato anche qualcuno a rappresentare il Torino, a parte i due ex come Fabio Galante e Stefano Sorrentino. Non si sa se è stato il Toro a declinare un eventuale invito o proprio l'invito non è arrivato, ma una partita del cuore, giocata per beneficenza a Torino non può essere sempre un 'fatto loro'.