Il doppio ex Agroppi: "Fiorentina, non seguire l'umore dei tifosi ed esonerare Sousa. Il calcio non dà certezze"

24.02.2017 15:34 di  Claudio Colla   vedi letture
Il doppio ex Agroppi: "Fiorentina, non seguire l'umore dei tifosi ed esonerare Sousa. Il calcio non dà certezze"
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© foto di Giacomo Morini

Intervistato da FirenzeViola.it, sulle frequenze di TMW Radio, Aldo Agroppi, 72enne doppio ex della gara di lunedì sera, ha parlato della clamorosa e rocambolesca eliminazione della Fiorentina, che ha portato alle ipotesi di esonero per il tecnico viola Paulo Sousa: "Ma no. Ormai è così, si punta sempre il dito sull'allenatore, anche perché i tifosi sono umorali. Vedi Ranieri: vince un campionato ed è un killer, e oggi è a chiedere l'elemosina, in senso figurato. Ditemi un allenatore mai esonerato. Un allenatore non può vincere né perdere sempre. Il professor Sacchi perse 1-6 in casa con il Milan. Ancelotti vinceva 3-0 a fine primo tempo, e perse la Coppa dei Campioni. Il Milan perse il campionato l'ultima a Verona, così come anche l'Inter a Mantova. Quando uno vince è un fenomeno, e poi ti domandi: com'è possibile che una squadra che ha vinto la Premier oggi lotti per non retrocedere? Quante società si sono svegliate con la certezza, per poi avere tanti dubbi al pomeriggio. Il calcio è senza certezze.

Responsabilità della società? In campo non scendevano mica i Della Valle. Finché ci saranno tutte le grandi, la Fiorentina non vincerà mai il campionato. A meno che Della Valle non investa 300 milioni a perdere, ma loro questi discorsi non li fanno: loro vogliono divertirsi con il calcio, senza rimetterci. Sousa può anche far tutte le richieste che vuole, anche io se avessi avuto due attaccanti di valore...il mercato si fa sempre con un obiettivo, ma non per forza questo viene raggiunto. Il calcio non è come lo vedono i tifosi: il pallone non rimbalza sempre nello stesso punto, e l'allenatore può sbagliare. La Fiorentina è una squadra che può arrivare in Europa, non di più.

Stagione fallimentare? Sì, ma non solo per la Fiorentina. Non pensavamo mica di vincere il campionato. C'è solo un cannoniere: ci vuole un attaccante da 25 gol. Con quelli sei già a metà strada. Kalinic è bravo, ma è solo".