Criscito: "il sorteggio è difficile anche per noi dello Zenit, datemi retta"

28.02.2015 13:40 di  Giacomo Pizzardi   vedi letture
Fonte: Tuttosport
Criscito: "il sorteggio è difficile anche per noi dello Zenit, datemi retta"
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© foto di Alberto Fornasari

Domenico Criscito, ex Genoa e Juventus, attualmente terzino sinistro dello Zenit è stato intervistato dal quotidiano sportivo Tuttosport per parlare della prossima sfida dei granata in Europa League. Il classe '86 afferma che non sarà scontato il passaggio del turno, anzi il Toro rappresenterà un grande ostacolo per i russi. 

Cosa le pare del momento della squadra di Ventura e del cammino del Toro in Europa? 

"Credo che nemmeno il più ottimista dei tifosi granata potesse sperare di assistere a una prestazione del genere. Mai una squadra italiana aveva vinto nella tana dell'Athletic. Il Torino lo ha fatto con autorevolezza, bel gioco, grinta e cuore. Giovedì sera ho visto sprazzi di partita e mi chiedo: come è possibile non esaltarsi di fronte a una gara del genere? Lo ribadisco: il sorteggio è difficile anche per noi dello Zenit, datemi retta. Chi pensa che abbiamo già un piede nei quarti si sbaglia di grosso. Il Toro ci farà penare".

L'accoppiamento con una squadra italiana le suscita qualche emozione particolare?

"Tornare a casa è sempre bellissimo e non nego di aver auspicato di trovare una rappresentante della serie A. La sfida col Toro avrà un sapore speciale, specialissimo. Tra i granata ho tanti amici, sarà bello far loro qualche tunnel - gran risata -. Sono molto legato a Moretti, mio compagno nel Genoa, così come a Molinaro, a Maxi Lopez, conosciuto ai tempi della sua militanza nella Sampdoria, e pure a Fabio Quagliarella".

Non lo neghi, Villas-Boas le ha già fatto il terzo grado, chiedendole di spiegare come gioca il Toro e come si battono i granata? 

"No, non ancora. Il nostro tecnico, però, è un assoluto fuoriclasse nel preparare le partite. Non credo abbia bisogno dell'opinione del sottoscritto. Me la chiedesse, però, direi che dobbiamo stare attenti al mio amico Quagliarella: è l'uomo dei gol impossibili, un giocatore che segna in ogni modo immaginabile. E, soprattutto, che in Europa si esalta. Dovremo avere mille occhi per evitare che ci giochi qualche tiro mancino. Per quanto mi riguarda parlerò a lungo con il mio compagno Salomon Rondon (autore di due gol nel ritorno dei sedicesimi contro il Psv Eindhoven, ndr). Lui è venezuelano come Josef Martinez, entrambi giocano in nazionale e si conoscono assai bene. Mi farò spiegare ogni minimo segreto per tentare di limitarlo".

Quanto ad attaccanti, lo Zenit non si tratta male: oltre a Rondon c’è anche Hulk. 

"Hulk ha il gol nel sangue. Non ha paura di prendersi la squadra sulle spalle nei momenti di difficoltà. E' dotato di un fisico pazzesco e tira dei missili incredibili che spesso e volentieri non lasciano scampo ai portieri avversari. Credo abbia finalmente archiviato la delusione Mondiale patita in casa con il suo Brasile. Adesso vuole vincere campionato e Coppa con lo Zenit. E se continua così, se va avanti a segnare caterve di gol, non credo che la missione possa essere impossibile. Hulk è diventato più spietato, freddo: per dirla come si usa dalle mie parti, a Napoli, ha trovato quel pizzico di "cazzimma" che gli permette di essere ancor più decisivo".