Possibile rivoluzione a centrocampo per il gioco di Mihajlovic

Interessano Kucka, Soriano e Dioussé, dovrebbero rientrare dal prestito Parigini e Aramu e possibile riscattato di Prcic. Farnerud, Vives e Gazzi candidati ad andare via, Peres potrebbe essere ceduto.
24.05.2016 07:00 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per Torinogranata.it
Possibile rivoluzione a centrocampo per il gioco di Mihajlovic
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Peres, Zappacosta, Benassi, Acquah, Vives, Gazzi, Baselli, Obi, Farnerud, Molinaro e Avelar sono ben undici gli attuali centrocampisti del Torino, ma nella squadra della prossima stagione quanti ne servirebbero e soprattutto, quanti di questi sarebbero veramente utili? Pensare a questo non è ragionamento fine a se stesso o una chiacchiera da bar perché passare dal gioco di Ventura a quello di Mihajlovic comporta cambiamenti e non si tratta di piccole modifiche o aggiustamenti, ma di una profonda modifica all’assetto della squadra.

Ammettendo che vadano via Farnerud, in scadenza di contratto, Vives, Gazzi e che sia ceduto Peres e che Zappacosta, Molinaro e Avelar passino fra i difensori, perché dal modulo attuale che ne prevede tre in campo si passerà a quello a quattro, rimangono quattro giocatori, ma con un centrocampo a tre o a quattro non sono molti quelli che hanno le caratteristiche ideali per il gioco che professa Mihajlovic. Benassi, Acquah, Baselli e Obi non bastano per formare il centrocampo e serve che Cairo e Petrachi apportino dei cambiamenti e innestino altri giocatori.

Fra i nomi più gettonati in questi giorni ci sono Kucka, Soriano e Dioussé. I tre non costano poco, soprattutto i primi due che hanno anche esperienza avendo ventinove e venticinque anni, mentre il terzo solo diciotto. Puntare su uno o due di loro vuol dire investire una cifra abbastanza consistente, ma alla portata delle casse granata, infatti, rispettivamente i loro cartellini costano più o meno otto, dodici e mezzo e quattro e mezzo milioni di euro. Per dare equilibrio alla squadra è fondamentale avere un centrocampo di qualità altrimenti si ripetono gli errori commessi in questi ultimi anni con una mediana che non era sufficientemente attrezzata, mancando sempre di elementi di comprovata qualità, pur rimanendo nel range del Torino.

E’ evidente che oltre a immettere nuovi centrocampisti forse sarà necessario darne via qualcuno degli attuali, tenendo anche conto che rientreranno giovani che si sono fatti le ossa altrove e, per restare nell’ambito dei centrocampisti, i candidati sono Parigini, Aramu e Prcic, quest’ultimo se sarà riscattato. Ipotizzando, ma si tratta solo ed esclusivamente di un’ipotesi finalizzata al ragionamento, che i prossimi centrocampisti del Torino siano Acquah, Aramu, Baselli, Benassi, Dioussé, Kucka, Obi, Parigini, Prcic e Soriano numericamente sarebbero sufficienti, ma qualitativamente ci sarebbe il giusto equilibrio fra esperienza e brio dato dalla gioventù? Soprattutto il reparto sarebbe rifornito di calciatori adatti al gioco di Mihajlovic? Molto probabilmente no, troppi sarebbero i giocatori con caratteristiche simili e non del tutto adatte, quindi per avere un Torino competitivo a centrocampo serve una, diciamo, mezza rivoluzione magari partendo dagli arrivi di Kucka, Soriano, Parigini e Aramu.