Cairo ha messo nel mirino anche Vagnati: da Ilkhan a Soppy, quanti investimenti sbagliati al Torino

01.05.2024 14:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Tuttosport e Tmw
Davide Vagnati
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La prossima estate ci sarà una rivoluzione tecnica in casa Torino. Ivan Juric andrà via, vista anche la scadenza del contratto, e cambierà anche lo staff. Ma nel mirino di Urbano Cairo c'è anche il direttore Davide Vagnati insieme ai suoi collaboratori. A scriverlo è l'edizione odierna di Tuttosport, secondo cui negli ultimi anni gli investimenti di cui è stato autore il DT non hanno dato i frutti sperati, almeno in molti casi.

I calciatori (sbagliati?) di Vagnati
Il quotidiano piemontese passa in rassegna i vari investimenti sbagliati di Vagnati. Tutto è cominciato con il danese Warming che adesso è finito al Brann in Norvegia. E che dire dei 4 milioni e mezzo spesi per Ilkhan. Poi Gojak (ricordate?), Zima, Gravillon, Bayeye, Radonjic, ultimamente Haveri, Popa, Soppy. E nel mercato invernale, sia pure in prestito, sono approdati giocatori come Lovato e Okereke che facevano le riserve a Salerno e Cremona. Elementi che torneranno al mittente ma, comunque, sono stati pagati per il prestito.

Presto la rivoluzione dirigenziale?
Vagnati, al suo arrivo a Torino, ha portato con se tutti i suoi uomini di fiducia: dal segretario al responsabile del settore giovanile passando dagli osservatori. Si è circondato di persone con cui ha avuto a che fare in passato e di cui si fida ciecamente, ma i risultati non sono stati soddisfacenti. Il direttore dell’area tecnica è sotto contratto sino al 2025 e (soprattutto per questo) gli verrà concesso ancora un anno per dimostrare la sua competenza: tuttavia entra anche lui nel mirino del padrone. Al termine di questa stagione, quindi, ci sarà il cambio dell’allenatore e dell’intero staff tecnico. Ma non è escluso, se le cose dovessero evolversi in maniera ulteriormente negativa, che tra qualche mese venga avviata anche una rivoluzione dirigenziale.

Ma una riflessione doverosa va fatta. Senza fare gli avvocati difensori di Vagnati, ma lui come tutti i direttori sportivi o tecnici che lo hanno preceduto, ha avuto un budget sufficiente per prendere giocatori migliori o comunque non scommesse e per offrire contratti salariali che invogliassero calciatori di qualità a scegliere il Torino piuttosto che un'altra destinazione? E ancora è stato messo nella condizione di evitare che i giocatori migliori andassero via e poi poter reinvestire tutti i soldi incassati per rendere la rosa più competitiva? O anche avrebbe sempre potuto prendere i calciatori prima della fine del mercato oppure ne ha avuto modo solo quando ormai il tempo era agli sgoccioli con la conseguenza che le prime scelte o forse anche le seconde oramai erano sfumate?